Monte Olimpino
Nessuno spala
la neve al cimitero

Dopo tre settimane lastre di ghiaccio sui vialetti e tombe dissestate che sprofondano

La nevicata, unica di quest’anno (se così si può chiamare: pochi centimetri scenografici), risale a tre settimane fa, ma al cimitero di Monte Olimpino è come se fosse avvenuta ieri. Come mostrano lo foto di ieri pomeriggio che pubblichiamo qui accanto, ingombra ancora i vialetti e, quel che è peggio, presenta lastre di ghiaccio.

Una situazione favorita anche dall’esposizione particolare del cimitero, in gran parte rivolta a nord, e quindi lontano dai raggi e dal calore del sole. Ma nessuno in queste venti giorni si è preoccupato di rimuoverla, nemmeno dopo che alcuni residenti avevano sollecitato il Comune a farlo, nei giorni successivi alla nevicata.

La neve è rimasta, in parte si è sciolta a causa delle temperature elevate che si raggiungono nel pomeriggio, ma è poi rigelata durante le ore notturne, quando ancora la colonnina si avvicina allo zero, formando pericolose lastre ghiacciate. «Interverremo a breve» promette adesso l’assessore Francesco Pettignano, che la scorsa estate aveva assunto la delega ai cimiteri. Non fu un esordio felice: se oggi è la neve, allora furono le erbacce a farla da padrona in tutti i camposanti cittadini. Una situazione che si trascinò da metà luglio fino alla fine di agosto, quando finalmente il Comune riuscì ad incaricare squadre di operai per sfalciare il verde che stava sommergendo pressoché tutte le tombe.

E tombe dissestate, addirittura scoperchiate e che sprofondano, si segnalano nello stesso cimitero di Monte Olimpino, e pure in quello di Camnago Volta, oggetto di una dettagliata segnalazione da parte del Partito Democratico.

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