Paratie, conto milionario
per rifare l’appalto

Il 7 luglio la decisione definitiva a Milano

In caso di rescissione del contratto battaglia di Sacaim

Sul tavolo di Comune, Regione e Governo le possibili vie d’uscita allo stallo in cui si trova, da quattro anni, il cantiere del lungolago.

La decisione definitiva su come proseguire verrà presa il 7 luglio, quando a Milano arriverà il direttore di Italia Sicura Mauro Grassi per incontrare i tecnici di Comune, Regione e Autorità di bacino.

In queste due settimane ciascuno dei tre Enti farà un approfondimento in modo da analizzare i dettagli dal punto di vista tecnico, economico e giuridico. L’Anticorruzione di Raffaele Cantone non è al tavolo poiché il suo compito, per ora, si è esaurito con l’analisi e la bocciatura della variante redatta dall’amministrazione Lucini. Ma l’Anac aveva chiaramente fatto capire nella sua relazione che la strada da seguire avrebbe dovuto essere quella di una nuova gara. Lo ha chiaramente fatto capire nelle scorse settimane il direttore di Italia Sicura: «Prima l’alternativa era: restiamo dentro questo contratto o ne facciamo uno nuovo - ha spiegato il 10 giugno scorso - Adesso la strada per restare dentro il vecchio contratto è molto stretta. L’ipotesi della variante mi sembra tramontata, anche se mi dispiace perché avevo tentato anche questa soluzione. L’esperienza mi fa dire che non ci sono molte altre opzioni».

Ma anche la rescissione del contratto non è una strada in discesa. Il conto sarebbe milionario. Palazzo Cernezzi dovrebbe chiudere i rapporti con la veneziana Sacaim, che si era aggiudicata la gara d’appalto nel 2006 e, a quel punto, l’apertura di un contenzioso legale sarebbe praticamente certo. .

A questo si aggiunge il fatto che dovrebbero essere richieste tutte le autorizzazioni paesaggistiche e, soprattutto, che i prezzi dei materiali e, conseguentemente il valore della gara d’appalto, sarebbe più alto di dieci anni fa.

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