Pensioni, solo mille comaschi
attratti dalla quota “cento”

Sono meno della metà rispetto alle previsioni. Per i sindacati «troppi svantaggi e tante incertezze»

Si temeva la fuga verso “quota cento”. Invece siamo di fronte quasi a una fuga da “quota cento”.

Sulle cinquemila uscite per la pensione che si prevedevano a Como, a giugno si è arrivati poco sopra la soglia delle mille. Con il settore della scuola che ha già chiuso i termini per quest’anno.

“Quota cento”, lo ricordiamo, significa uscita anticipata dal lavoro con 62 anni di età e 38 di contributi. E quando fu annunciato il decreto c’era stato il boom di richieste di informazioni.

Anche a giudizio dei sindacati, da qui alla fine dell’anno si arriverà al massimo a 2.500 domande: attualmente quelle consegnate, secondo le comunicazioni dell’Inps, sono 1.074.

«La fuga verso la pensione non c’è stata – conferma Giacomo Licata, segretario generale della Cgil – perché pesavano troppe incertezze sul reale valore pensionistico». Francesco Diomaiuta, reggente della Cisl dei Laghi, non è sorpreso, pur ritenendo che sia presto fare valutazioni

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