Scuole, niente certificato incendi
Multa al Giovio. Sei su 8 fuorilegge

Il presidente della Provincia minimizza e assicura: «Il liceo è comunque sicuro» - Ma in città gli unici istituti superiori in regola con le carte sono Magistri e Da Vinci Ripamonti

«Eventuali timori e preoccupazioni sono vane: la scuola è sicura». Non ha dubbi Fiorenzo Bongiasca, presidente della Provincia di Como: la situazione al Giovio, al pari delle altre superiori cittadine, è tranquilla.

La rassicurazione arriva dopo una verifica dei vigili del fuoco, i quali hanno ricevuto e controllato una segnalazione sul liceo di via Paoli (avvenuta appena scaduta la proroga) confermando la mancanza del certificato di prevenzione incendi, il documento rilasciato dallo stesso comando provinciale dei pompieri che garantisce il rispetto della normativa.

Il dirigente di villa Saporiti Bruno Tarantola ricostruisce in maniera precisa gli interventi previsti. «Una premessa: già anni fa - spiega -, la Provincia aveva depositato un progetto di adeguamento validato dai vigili del fuoco. L’anno scorso abbiamo fatto una gara per collocare una struttura in grado di fornire la pressione adeguata, non garantita dall’acquedotto comunale, per poter intervenire in caso d’incendio». A causa di ricorsi, è stato necessario ripubblicare il bando.

«Entro fine mese - aggiunge Tarantola - sarà individuata l’impresa per installare la vasca di accumulo e pressurizzazione delle acque, in modo che si possa depositare la “scia” ai vigili». Una volta stipulato il contratto e messo a punto i documenti, i lavori dovrebbero essere terminati nel giro di sei mesi poiché “il grosso” sarebbe, in buona sostanza, uno scavo e la posa di un kit prefabbricato. Già altri interventi sono stati effettuati nel corso degli anni, facendo sempre i conti con la mannaia delle risorse subita dall’ente nel 2014. Il tassello mancante costerà 250mila euro, finanziamento ottenuto dopo la richiesta inviata al Miur, e ha già ottenuto il via libera della soprintendenza.

È bene sottolineare come il liceo di via Paoli sia in buona compagnia: secondo i dati del Ministero, in città sono infatti sei superiori su otto a non avere il certificato: le uniche dotate sono Da Vinci Ripamonti e Magistri. Tutte sono provviste di nulla osta provvisorio: la proroga è scaduta a fine anno e, al momento, non ancora rinnovata dal governo, come invece sempre accaduto. A livello nazionale, non sono mancate le proteste: basti pensare come, in Italia, il 58% delle scuole non ne siano in possesso.

«Non rischiamo nulla - continua Bongiasca -. Le scuole sono costantemente verificate: per fare un esempio, tutti gli estintori sono controllati e i presìdi antincendio sono presenti e vengono visionati con periodicità. Negli anni le abbiamo curate e i tecnici sono passati su tutte, non ne abbiamo dimenticata nessuna. Siamo messi bene, specie se paragonati con altri territori». Grazie a una maggiore disponibilità di fondi, villa Saporiti ha già messo a punto i progetti di adeguamento: l’obiettivo è chiudere entro l’anno per quasi tutte le superiori del territorio (potrebbe restare fuori il Setificio) così da presentare la segnalazione certificata d’inizio attività ai vigili e ottenere così il documento.

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