Sosta a Como, delibera sospesa

Ieri l’assessore in consiglio: «Mia fuga in avanti, presenterò una nuova proposta completa e condivisa». Via il divieto di parcheggiare due volte

Dopo più di una settimana di silenzio, l’assessore alla Viabilità Vincenzo Bella ieri sera in consiglio comunale ha ufficializzato la retromarcia sulla delibera che introduce la sperimentazione delle nuove regole per la sosta nelle zone attorno al centro storico, approvata dalla giunta lo scorso 6 dicembre ma pubblicata ufficialmente all’albo pretorio solo il 15 gennaio e che ha sollevato una valanga di contestazioni.

L’assessore in aula ha voluto ribadire che «la delibera adottata in giunta rappresenta una proposta di sperimentazione da inquadrarsi nella più ampia revisione del piano del traffico» con l’obiettivo di «acquisire dati utili sul tema dei parcheggi» su modalità di intervento e tariffe.

Poi il passo indietro sulla vicenda sollevata da “La Provincia”:«La tensione, intesa come volontà di partire con la sperimentazione, ha comportato una mia fuga in avanti nelle scelte, anche se queste sono sperimentali, rispetto a condivisione e sensibilità oltre che opportuna necessità». Bella si è preso tutta la colpa, nonostante la delibera fosse stata approvata da buona parte dell’esecutivo (assenti i due leghisti Alessandra Locatelli e Adriano Caldara oltre a Simona Rossotti). Bella ha annunciato la sospensione del provvedimento «con l’obiettivo di meglio approfondire nel suo complesso il tema, considerando anche modelli diversi di sosta, compresa la mezz’ora gratuita (l’ipotesi è quella di introdurla a Ponte Chiasso, ndr) e valutando la più completa potenzialità applicativa data dai nuovi parcometri». Testualmente ha parlato di «sospensione dell’applicazione della delibera, peraltro mai applicata» (non è ancora stata fatta l’ordinanza relativa) con l’intendo di «presentare alla giunta una delibera sostitutiva che affronti il tema nel suo complesso, sempre nel rispetto dei limiti di competenza rispetto alla giunta e con la condivisione più ampia possibile».

Tra i punti più contestati della delibera di cui si parla da una settimana, c’era quello di «attuare in via sperimentale, per un periodo di sei mesi, la regolamentazione della sosta consentendo un tempo massimo di stazionamento pari a due ore, previo inserimento del numero di targa nel parcometro e che non potrà ripetersi nell’arco della giornata in viale Lecco, piazza Verdi, via Manzoni, via Foscolo, lardo Leopardi, lungo Lario Trieste, viale Varese tra piazza Cacciatori delle Alpi e via Cinque Giornate».

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