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Mercoledì 10 Dicembre 2008
Como, sono 190 i conti correnti
dimenticati nelle banche locali
Ultimi giorni per "svegliare" i conti correnti dormienti, quei conti cioé dimenticati da almeno ieci anni e che non sono mai più stati utilizzati dal proprietario. Senza alcun riscatto, da lunedì, i soldi rimasti depositati saranno versati su un fondo del ministero delle Finanze.
Sono 190 i conti correnti «dormienti» nelle banche della provincia di Como, quei depositi bancari, postali e strumenti finanziari che risultano privi di movimentazione da almeno dieci anni. Secondo una stima fornita dal ministero delle Finanze, in tutta Italia, sono oltre un milione per un importo lasciato sui conti per poco meno di un milione di euro, di cui 781 milioni depositati in somme di denaro e altri 17 milioni in strumenti finanziari. E a Como è IntesaSan Paolo la banca a detenere il record di conti dormienti: sono 36, distribuiti tra le filiali di Como e provincia. Altre 23 sono invece banche coinvolte da questo fenomeno e tutte presenti nella lista pubblicata nel sito delle Finanze. Il primato del San Paolo, è probabilmente dovuto al passaggio storico del Banco Lariano sotto il controllo dell’istituto torinese. Segue Allianz Bank e Banca Popolare di Bergamo. Se mediamente i conti si riferiscono a persone nate tra i primi del secolo e gli anni ’50, non mancano depositi «inizio secolo». In cima alla lista un deposito presso la Banca nazionale del Lavoro, intestato alla signora Barzaghi di Lurago d’Erba, nata nel 1892, con una somma di danaro depositata presso la Banca, che detiene quindi il primato del «conto più antico». Segue a ruota IntesaSanPaolo, con un conto intestato ad un certo signor Pietro Bosoni, classe 1901 e la Banca di credito cooperativo di Lezzeno, con il signor Natale Molinari del 1902. Salvo qualche "erede" improvviso, queste liquidità sono destinate ad essere convogliate nel fondo istituito ad hoc nel 2007. Fondo che avrà la finalità di risarcire i piccoli risparmiatori danneggiati da crack finanziari accertati giudizialmente nonché gli azionisti minori di Alitalia e parte delle risorse necessarie per la social card. Inoltre ci sono persone che risultano intestatarie a proprio nome di due o più conti correnti o strumenti finanziari, far queste Luciana Broli di Como e Ermanno Dell’Orto di Gravedona. Ma la coincidenza più incredibile, scorrendo l’elenco pubblicato sul sito del ministero delle Finanze, è di Mariano Comense, dove risultano ben sei conti correnti intestati alla famiglia Simeoni. Tre sono infatti le persone con lo stesso cognome, di cui è noto solo l’anno di nascita di Cinzia Simeoni, classe 1964. Tra le curiosità vi sono anche titolari «giovanissimi» di piccoli capitali, tra cui una ragazza di Erba, Debora Mormoreo del 1996, e un adolescente, di 14 anni, Italo Ferradini di Casasco d’Intelvi. Si tratta di depositi lasciati fruttare o semplicemente non conosciuti, per lasciti non comunicati di nonni e parenti. Ed è sempre Mariano Comense a detenere un altro record: quella della provincia con più somme «dormienti». Sono infatti dieci i conti «abbandonati». Il termine per il risveglio è agli sgoccioli: il 15 dicembre è l’ultimo giorno per comunicare alle banche il reclamo dei depositi, dopodiché i soldi finiranno in un Fondo ministeriale. «Successivamente alla data di effettuazione del versamento al Fondo depositi dormienti da parte dell’intermediario - spiega la nota informativa - gli interessati potranno richiedere la restituzione delle relative somme direttamente a questo ministero, entro il normale termine prescrizionale». Per riattivare il conto non è sufficiente un eventuale accredito bancario, meglio comunque reclamare il conto direttamente in banca. Amalia Barbara Di Bartolo
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