Confindustria, scocca l'ora
di Emma Marcegaglia

Designata all'uninimità dalla Giunta di viale dell'Astronomia alla guida di Confindustria
Montezemolo resterà in carica fino al 21 maggio

ROMA Scocca l'ora di Emma Marcegaglia in Confindustria. Il prossimo presidente di Viale dell'Astronomia sarà designato giovedì dalla Giunta degli imprenditori, dove i saggi incaricati delle consultazioni presenteranno i risultati del loro lavoro. Il consenso intorno al nome della Marcegaglia è stato «plebiscitario» e così l'iter per l'elezione filerà liscio come l'olio fino all'assemblea privata del 21 maggio (il 22 si terrà quella pubblica presumibilmente davanti al nuovo governo), quando Luca Cordero di Montezemolo le passerà ufficialmente il testimone.
L'iter di designazione parte domani con le riunioni del Comitato di presidenza e del Direttivo. Il giorno dopo, come detto, toccherà al Parlamentino industriale, allargato alle rappresentanze territoriali e di categoria, dei Giovani e della Piccola industria, designare quella che sarà la prima donna presidente degli imprenditori, in grado di rompere per la prima volta il monopolio maschilista di Viale dell'Astronomia in quasi un secolo di vita.
In attesa dei passi ufficiali, Marcegaglia si è messa nel frattempo al lavoro per mettere a punto la sua squadra che sarà presentata ufficialmente nella giunta del 23 aprile. Secondo quanto prevede lo Statuto confindustriale, il presidente ha la piena e totale libertà di scelta e probabilmente sarà soprattutto dalle territoriali di Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto (il grande bacino elettorale che, di fatto, designa il capo degli industriali) che la Marcegaglia attingerà per le vicepresidenze e le deleghe associative. Anche se è ancora presto per la messa in campo della squadra che accompagnerà il neo presidente nel prossimo biennio, il tam tam sulle possibili candidature è già partito e i primi nomi hanno cominciato a circolare. È il caso, ultimo in ordine di tempo, del veneto Antonio Costato, presidente della Confindustria di Rovigo, dato in pole position davanti all'industriale alimentare Gianluca Rana. Difficile, invece, la possibilità che Anna Maria Artoni, presidente degli industriali emiliani e seconda donna al vertice degli under 40 proprio dopo la Marcegaglia, possa entrare nel team. Tra le candidature rosa potrebbe invece trovare automaticamente spazio Federica Guidi, nel caso dovesse spuntarla nei confronti di Cleto Sagripanti nel testa a testa per la guida dei Giovani. Non esclusa, infine, qualche riconferma lombarda.
Con la presidenza Marcegaglia si ripeterà dunque una votazione plebiscitaria, cosa che non accadeva dal lontano 1992, quando Luigi Abete subentrò a Sergio Pininfarina secondo il copione di casa-Confindustria che non prevedeva ballottaggi di sorta. Un clichè che non si ripetè invece nei due successivi quadrienni, allorchè sia Giorgio Fossa (1996) che Antonio D'Amato (2000) riuscirono a prevalere dopo un serrato confronto con altri candidati. Anche nel 2004 intorno a Montezemolo si coagulò una unità di voto, ma solo dopo un acceso confronto preliminare con Nicola Tognana che abbandonò la partita poco prima della designazione di marzo.
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