Consumi, crollo nei primi sei mesi
Il consumo di pane a -5,5%

Crollano nei primi sei mesi le vendite di alimentari sotto il peso dei prezzi, mai così alti da dodici anni. Vendite in discesa in particolare per il pane che sempre a fine giugno a visto scendere il consumo del 5,5%

Consumi alimentari in continuo calo soprattutto per i prodotti della dieta mediterranea. Nel primo semestre, secondo le prime stime della Cia-Confederazione italiana agricoltori, si è avuta «una caduta, in quantità, di oltre il 2,5%» rispetto allo stesso semestre dello scorso anno.
I cali più accentuati si hanno per i derivati dei cereali (-4,8%, con il pane che mette a segno una flessione del 5,5%), per gli ortaggi (-5,5%), per la frutta (-1,8%), per l'olio d'oliva (-5,0%), per la carne bovina (-3,4%). In controtendenza, invece, risulta alla Cia, l'andamento dei consumi domestici di latte e derivati (+3%), soprattutto yogurt e dessert, di pollame (+1,5%), vino e spumanti (+2,5%).
Attualmente gli italiani - ricorda la Confederazione - spendono per gli acquisti degli alimentari 485 euro al mese e sono così ripartiti: 23,4% carne, salumi e uova; 18,2% latte e derivati; 16,8% ortofrutta; 14,8% derivati dei cereali; 8,9% i prodotti ittici; 5,7% le bevande analcoliche; 5,5% le bevande alcoliche; 3,9% olio e grassi; 2,8% zucchero, sale, caffè, the. L'incidenza dell'alimentare sulla spesa complessiva mensile è pari al 18,9%.

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