Costruire tutti
insieme
L’unica via

ci sono diverse persone fino all’ultimo affaccendate allo stand, la sera prima dell’inaugurazione di Meci. Bisogna quasi mandarle a casa, da Lariofiere, per riposarsi prima dei tre intensi giorni che attendono gli espositori.

Alcuni sono imprenditori, operatori che stanno dando tutto, perché è nel loro Dna, perché il momento dell’edilizia è ancora terribile e occorre tentare ogni carta, giocare sul filo della perfezione, per accaparrarsi un cliente, un frammento di mercato. Non si può affidare nulla al caso.

Ma non sono soltanto artigiani, a lasciare a fatica gli stand a poche ore dal taglio del nastro. Tra di loro, ci sono anche amministratori comunali. E la tensione, positiva, è tangibile in ogni partecipante di questa sfida, di questa occasione del territorio che è Meci.

Una vigilia svela sempre molto di ciò che accadrà. Ieri Lariofiere ha messo insieme i suoi piccoli miracoli anche in un settore così provato come quello delle costruzioni. E messo insieme, è l’espressione esatta, rivelatrice.

La passione per il proprio lavoro, per la propria azienda, trasmessa nei preparativi febbrili e poi nella parte del confronto con i visitatori. La passione per il proprio territorio, che si è vista nei rappresentanti dei Comuni. E i corsi affollati, i giovani che si interessano, il piazzale che brulica di segni di vita, contribuiscono a rafforzare la speranza.

Insieme, si può costruire qualcosa. Anche se si costruisce, fuor di metafora, così poco e oggi per forza di cose il comparto è più impegnato nelle riqualificazioni.

Eppure anche questa diventa una metafora, perché quell’impegno e quella dedizione ci sono sempre stati, in silenzio, nel territorio: più facile che a far rumore e conquistare tristi vetrine siano coloro che procedono con meno ideali e meno trasparenza.

Insieme, non è solo meglio, come ha cercato di dimostrare in questi anni il Centro espositivo di Erba attraverso il suo viaggio in tanti mondi: dall’artigianato alla gastronomia, dal turismo all’agricoltura, spesso più legati di quanto si possa immaginare.

Insieme, oggi è molto di più: è l’unica via. La sola strada per riuscire ad avere, se non la meglio, qualche piccola rivincita sulla crisi economica. A difendere i posti di lavoro e anche i sogni, grandi e minuscoli, di una città o di una microimpresa: in fondo, non così distanti.

Perché guardano tutti nella medesima direzione. Incontrano magari ostacoli differenti: a volte è proprio il pubblico a infilare i bastoni tra le ruote delle aziende, che se ne accorga o no, anche per pericolosa abitudine.

Una fiera che mette insieme province, enti, associazioni e piccole attività, racconta che non è obbligatorio remare contro. Che di cambiare strada siamo capaci e forse aspettavamo un’occasione, aspra e dolorosa, come la crisi.

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tweet @MarilenaLualdi

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