Crac Lehman Brothers:
timori anche per Spumador

L'azienda di Cadorago è posseduta per il 76% da un fondo legato alla banca. La società: sono paure infondate

CADORAGO L’onda lunga del crac Lehman - il colosso bancario americano schiacciato da 640 miliardi di dollari di debiti, senza più un centesimo nelle casse, con il valore di Borsa azzerato (meno 95% ieri) - è arrivata anche in paese. Preoccupazione a Cadorago e a Lomazzo - dove hanno sede gli stabilimenti della Spumador - alla notizia della richiesta di Lehman Brothers Holding Inc (LBHI) di accedere alla procedura di amministrazione controllata. La Spumador dal 2006 è posseduta, per una quota azionaria pari al settantasei per cento, dal fondo d’investimenti statunitense Lehman Brothers Merchant Banking (LBMB). Assetto societario che ha evocato spettri di possibili venti di crisi, con pesanti ricadute occupazionali sui lavoratori: circa duecentoventi, di cui una settantina di Cadorago, un centinaio di Lomazzo e una cinquantina residenti in centri della zona. Scenario che la società respinge come infondato non sussistendo i presupposti per un effetto domino del crac del secolo, in quanto è la holding di Lehman a essere sotto procedura mentre Spumador è posseduta al settantasei per cento da un fondo - LB Merchant Bank 3 - che è una entità legale del tutto indipendente con conti separati. Nessun impatto quindi su occupazione o produzione, anzi c’è un piano di espansione con alcune acquisizioni e importanti accordi, come sostiene con forza l’azienda.

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