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Mercoledì 29 Ottobre 2008
Crac Lehman per 5mila comaschi
Hanno perso 300 milioni
Arriva la bufera Lehman sui risparmiatori comaschi: sarebbero almeno 5mila gli investitori travolti dal default della ex banca Usa. Almeno trenta risparmiatori pronti ad aderire alla class action di Federconsumatori
Titoli tossici anche nei portafogli dei comaschi. A meno di due mesi dal crac Lehman Brothers, i titoli della ex prima banca d’affari americana iniziano ad emergere in quantità e diffusione che tutti sospettavano ma che ancora nessuno osava quantificare. La banca Lehman è fallita e ha lasciato nei guai anche 400mila risparmiatori italiani, con crediti per quasi 4 miliardi di euro, l’esposizione delle sole famiglie arriva vicino ad una cifra di quasi due miliardi. La Banca d’Italia ha iniziato la disaggregazione dei dati anche per provincia e il fenomeno emerso per Como è quanto meno allarmante: sono cinquemila i piccoli risparmiatori travolti dal crac e che ancora oggi hanno in portafoglio titoli Lehman, sotto forma di polizze index linked con sottostanti obbligazioni emesse a garanzia dalla stessa banca d’affari. Due calcoli e, in media, ciascun investitore comasco vanta un credito con la banca Lehman di circa 60mila euro, per una esposizione complessiva che solo a Como rischia di raggiungere i 300 milioni di euro. Una cifra enorme, che ancora non tiene conto dell’importo dei titoli in custodia nelle banche del credito cooperativo e dei prodotti, ma quantificare la cifra oggi è ancora impossibile, in possesso delle gestioni patrimoniali e in portafoglio ai fondi comuni. Cifre importanti per un piccolo risparmiatore, che ancora una volta - dopo Cirio, Parmalat e bond argentini - si sente nuovamente «raggirato» dalla propria banca. E proprio le banche - memori dei default precedenti - non nascondono il timore di una nuova ondata di battaglie in tribunale, nonostante negli ultimi giorni si sia allungata la lista delle compagnie e banche che hanno dichiarato di rimborsare il capitale ai propri clienti rimasti coinvolti dalla valanga Lehman: da Mediolanum, Unipol, Bcc Vita, Cattolica fino a Unicredit e Intesa Sanpaolo. Ma i risparmiatori non si fermano. A Como ci sono già 30 piccoli risparmiatori pronti ad unirsi a Milano al fronte creato da Federconsumatori per avviare un class action contro le banche. Sei piccoli risparmiatori esposti per cifre fra i 300 e i 400mila euro hanno deciso di citare in giudizio le banche che li avevano indirizzati sui titoli Lehman e per farlo si sono rivolto all’avvocato Castelli di Formia, massimo esperto nella tutela del risparmio e balzato alla cronaca per aver vinto più di 120 azioni legali contro le banche nella vicenda dei bond argentini. Le banche tornano sotto accusa e la stessa Bankitalia le ha sollecitate a non tirarsi indietro di fronte alle loro responsabilità. Spesso però ci vanno di mezzo anche gli impiegati delle piccole filiali sul territorio. Come il direttore di una filiale comasca che ogni notte riceve la telefonata furibonda di un suo ex cliente che lo insulta per avergli fatto sottoscrivere polizze Lehman. «Una vita un inferno» dice. Lo stesso vale per l’altro.
Simone Casiraghi
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