Crisi consumi, rottamazione auto
e incentivi per elettrodomestici

La crisi legata al crollo dei mercati finanziari ha coinvolto consumi e produzione industriale. Per questo il governo sta pensando - forse già questa settimana - ad un piano di aiuti e incentivi peer auto ed elettrodomestici.

Rottamazione non solo per le auto ma anche per gli elettrodomestici. È con un occhio rivolto anche all'efficienza energetica e alla riduzione delle emissioni che il governo sta studiando un pacchetto di misure per ridurre l'impatto della crisi economica globale sulla struttura produttiva italiana. Una serie di interventi che potrebbero essere messi a punto già la prossima settimana e che dovrebbe comprendere anche un meccanismo di garanzia del credito per le aziende che venissero a trovarsi in difficoltà.
Un intervento di sostegno da parte del governo è stato già chiesto da più parti. L'ultima indicazione in questo senso è venuta oggi dal presidente della Fiat Luca di Montezemolo in una intervista alla Stampa. «Se non vogliamo che la recessione si trasformi in depressione, ogni euro disponibile andrà utilizzato per finanziare le imprese che investono. Con particolare riguardo alle piccole e medie» ha spiegato Montezemolo invitando il governo a fare «tutto ciò che è necessario per evitare le ricadute di questa crisi, tutta finanziaria, vengano pagate da imprese e lavoratori». E per quanto riguarda la possibilità di incentivi al settore automobilistico, di cui aveva già parlato l'amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne, Montezemolo ha detto: «penso si debba guardare a sostegni mirati a settori innovativi e strategici. Dal momento in cui gli Stati Uniti hanno deciso di aiutare il settore dell'auto con 25 miliardi di dollari, l'Europa deve tenerne conto, perchè altrimenti si creerebbe una competizione impari».
L'ipotesi su cui si sta riflettendo all'interno dell'esecutivo è quella di un meccanismo di rottamazione rivolto sia alle automobili che agli elettrodomestici. Un progetto a cui lavorano in particolare al ministero dello Sviluppo Economico di Claudio Scajola e che si muove nel filone del programma di incentivi 'Industria 2015' puntando a combinare efficienza energetica e innovazione. I primi due bandi del programma, dedicati a 'efficienza energeticà e 'mobilità sostenibilè si sono chiusi a metà settembre e hanno a disposizione 380 milioni. I progetti presentati sono 142 per tre miliardi di investimenti. A dicembre si chiude il terzo bando per il Made in Italy (180 milioni di incentivi) e nel 2009 ce ne saranno per Beni culturali e turismo, Biotecnologie, Informatica e tlc, Aerospazio. Nel 2009 dovrebbero rendersi disponibili 6,5 miliardi del Fondo per le Aree Sottoutilizzate (Fas) a cui potrebbero aggiungersi altri 3,5 miliardi dei programmi regionali Poin. Le risorse già disponibili per interventi di sostegno alle imprese nel 2009 sono quindi tra i 9 e i dieci miliardi. Non c'è invece una quantificazione delle risorse che in questa fase di stretta sul credito serviranno per garantire i prestiti delle banche alle imprese che, pur non trovandosi in uno stato di crisi vero e proprio, sono in una situazione di difficoltà. Per le auto il progetto di rottamazione e la sostituzione con veicoli Euro 4 potrebbe essere rivolto anche a quelli Euro 2 e non solo Euro 0 o Euro 1.
Intanto mentre la task force che deve trattare con i fondi sovrani ha avviato la sua prima missione negli Emirati Arabi Uniti, si consolida l'orientamento di inserire le nuove norme anti opa nel decreto salvabanche con un emendamento.

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