Crisi mutui, Tremonti rassicura
Pochi effetti sulle nostre banche

L'intervento del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, questa nmattina alla Camera è stato categorico: l'effeto della crisi mutui sulle banche italiane è minimo. Piuttosto conseguenze saranno sulla crescita, con una incertezza elevata e con effetti sul Pil con una riduzione della crescita di quasi mezzo punto.

 Le conseguenze della crisi sul sistema bancario e assicurativo italiano «rimangono contenute».
Inoltre «la situazione di liquidità delle banche italiane è adeguata». Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, ribadisce in aula alla Camera che il sistema italiano 'tienè e lo fa in un breve accenno al termine del suo intervento sulla manovra. L'opposizione protesta e definisce l'intervento una «lettura burocratica di un bollettino» - come dice Pierluigi Bersani - che di fatto svuota il parlamento del suo ruolo. «Una comunicazione burocratica - incalza il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini - un'occasione persa per il governo».

Il ministro spiega all'aula di Montecitorio che «al fine di proteggere il mercato italiano da attacchi di natura speculativa che trovano alimento dal perdurante clima di incertezza del sistema finanziario internazionale, il Ministero dell'Economia, d'intesa con la Banca d'Italia, si è impegnato ad adottare le misure necessarie per garantire la stabilità del sistema bancario e per difendere i risparmiatori, secondo le indicazioni del Presidente del Consiglio».

L'attenzione resta dunque alta e la situazione - ricorda Tremonti - sarà affrontata a livello europeo sia al G4, sabato a Parigi, poi durante l'Ecofin e infine a Washington nel G8. Ma ci si muove intanto anche a livello normativo: «la Commissione Europea ha approvato ieri la proposta di riforma dei 'capital requirements' delle società finanziarie. A questa proposta farà seguito una ulteriore proposta di riforma della regolamentazione delle società di rating» finite nel mirino già prima che la crisi finanziaria esplodesse. Il ministro richiama poi l'attenzione sulle «regole contabili che credo sia sia un tema di rilievo fondamentale».

Ma intanto l'Italia ha messo in sicurezza i suoi conti con la manovra triennale anticipata all'estate. Questo anche perchè «la congiuntura economica rimane caratterizzata da un elevato grado di incertezza», nonostante la crescita del il Pil sia stata ridotta per il 2008 dallo 0,5% prima previsto all'attuale 0,1% indicato dalla nota di aggiornamento del Dpef.
L'obiettivo di lungo termine del Governo resta comunque «la riduzione della pressione fiscale». Il titolare del Tesoro evidenzia come dall'insediamento dell'Esecutivo sia passata solo una manciata di mesi e come dunque se le tasse ancora non sono state abbassate è solo perchè si è preferito prima «mettere in sicurezza» i conti dello Stato. Poi si procederà, afferma, alla riduzione delle tasse. Si tratterà di una riduzione «stabile e significativa della pressione fiscale». Questo è «obiettivo fondamentale del Governo, obiettivo che non è stato ancora possibile realizzare in questi primi cinque mesi di governo in ragione della priorità attribuita, oltre che agli impegni assunti dall'Italia in sede comunitaria, anche alla esigenza di messa in sicurezza del bilancio dello Stato». Ma - aggiunge - «Il risanamento finanziario che ne deriverà, insieme con la riforma fiscale federale e con il miglioramento del ciclo economico, consentiranno di liberare le risorse necessarie per realizzare, entro la legislatura, non un aumento come finora ma all'opposto una significativa riduzione dell'incidenza fiscale sui cittadini e sulle imprese italiane».
In particolare, per quanto riguarda la manovra «A differenza del passato, con la manovra triennale - dice il ministro - la politica di contenimento-riduzione della spesa pubblica si sviluppa: da un lato, attraverso una reale programmazione triennale di contenimento; dall'altro lato, incidendo non solo sui criteri discrezionali, ma anche sui meccanismi legislativi di spesa. Ciò renderà efficace il percorso di riduzione della spesa diretta dello Stato».

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