Danni dell'esondazione: anche i battelli ko
Saltate 10 corse per colpa dei detriti

Supino (Prc) attacca Caradonna: «Grave disservizio»
La replica della Navigazione: «Sorti troppi problemi»

Anche i battelli della Navigazione Lago di Como sono ko a causa del maltempo degli ultimi giorni. Per colpa della grande quantità di detriti, per lo più legname, che i corsi d’acqua hanno trasportato con sé nel lago, le pale delle eliche delle barche hanno subito più volte danni che hanno costretto a sopprimere alcune corse, soprattutto quelle dirette verso l’alto lago.
«Se escludiamo lunedì, giorno di sciopero - ha spiegato Franz Piunti, direttore della Navigazione - ogni giorno, per quattro giorni di fila, abbiamo dovuto ridimensionare il servizio dei mezzi veloci sopprimendo due corse dell’aliscafo diretto in alto lago. Colpa dei detrititi». Nei giorni scorsi, infatti, i meccanici e operai che lavorano nei cantieri della Navigazione, addetti alla manutenzione dei natanti, hanno dovuto fare i conti con un bel po’ di lavoro straordinario. «La soppressione delle corse - ha tenuto a precisare Piunti - non è stata mai programmata, ma abbiamo provveduto di giorno in giorno a seconda della situazione delle imbarcazioni. Le grandi quantità di detriti che sono finiti nel lago a causa dei potenti nubifragi, hanno creato molti problemi soprattutto ai mezzi veloci, andando a danneggiare le pale delle eliche».
In tutto sono dunque saltate non più di una decina di corse, stando a quanto riportato dal direttore della Navigazione. Un dato che, però, è stato fortemente contestato da Donato Supino, consigliere comunale di Rifondazione Comunista, che l’altra sera in consiglio si è rivolto all’assessore ai Trasporti, Fulvo Caradonna, per chiedere spiegazioni su una situazione di disservizio che sembrerebbe di gran lunga peggiore di quella fotografata da Pinti. «Mi risulta - ha detto senza esitazione Supino - che negli ultimi quindici giorni siano saltate circa una trentina di corse dei battelli della Navigazione. Vorrei che l’assessore competente verificasse la situazione ed, eventualmente, le ragioni da cui è scaturita. Dopotutto, la Navigazione è finanziata anche on soldi pubblici, ma finché era a gestione governativa, prima che diventasse regionale, simili disservizi erano una rarità».

© RIPRODUZIONE RISERVATA