Dongo, senegalese "non gradito"
Nel mirino anche due gemelline

Vandalismi, danneggiamenti anche contro il passeggino delle due piccole gemelle. E anche cartelli minacciosi, segnali inquetanti che colpiscono da un po' di tempo un senegalese residente a Dongo. Ma lui non cede e ora passa alle denunce

Prima tagliata la tela del passeggino  delle due gemelline di sette mesi, poi lo stesso passeggino è stato buttato in mezzo alla strada. Dove poi i genitori lo lasciavano improvvisamente sono comparse strisce adesive per impedire il transito e un minaccioso cartello che invitava "le persone non invitate" a non depositare merci.
Alla fine Moustapha Thiam, 43enne senegalese in Italia da dieci anni e a Dongo da sei mesi con il suo lavoro di ambulante, si è stufato seppure incredulo. «Al di là di ogni altra considerazione, non mi capacito di come si possa infierire in questo modo contro due bambine di sette mesi: il passeggino serviva per loro e non per me».
Papà Moustapha ha vissuto per un po’ di anni a Bergamo, dove faceva l’operaio, e nell’autunno scorso si è trasferito sul Lario con la famiglia decidendo di fare l’ambulante; ha affittato un appartamento in un vecchio condominio del centro storico di Dongo, poco distante da piazza Paracchini, e non ha mai avuto problemi con alcuno. Quel che è successo nei giorni scorsi lo ha colpito profondamente anche se non parla di razzismo. Ma ha un'idea ben precisa di chi possa essere il responsabile, una persona che lo ha preso di mira. Fino al punto di comportrsi con scorrettezza, guardarlo male. Poi gli episodi sgradevoli di questi giorni, dai vandalismi al passeggino riempito di immondizia-
Ma ora il senegalese non ci sta più e ha deciso di denunciare.

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