Doping in mountain bike:
guai per due comaschi

Un'inchiesta della Guardia di Finanza di Trento scoperchia un traffico di sostanze dopanti e anabolizzanti: indagati in tutto nove ciclisti, tre medici e un dirigente federale

Nove ciclisti di mountain bike, tra cui i comaschi Gaetano Civiello e Piero Pellegrini, tre medici e un dirigente della Federazione ciclistica italiana risultano indagati dalla Procura di Trento nell’ambito di un’inchiesta sull’uso di sostanze dopanti e anabolizzanti.
Il presunto giro di doping è stato scoperto dalla Guardia di finanza trentina al termine di un’operazione denominata «Panoramix», avviata nella primavera del 2007, che ha coinvolto una trentina di persone e che ha portato al sequestro in diverse regioni di capsule, compresse, flaconi e fiale di prodotti vietati.
Coordinati dal sostituto procuratore Davide Ognibene, grazie a intercettazioni e pedinamenti, i finanzieri hanno scoperto una serie di rapporti intercorsi tra gli atleti dediti al consumo illecito e alcuni medici conniventi, per accrescere le prestazioni sportive. Indagini sono state condotte anche nei riguardi di una persona che, priva di abilitazione sanitaria, avrebbe creato nel proprio ambulatorio un punto di riferimento per l’approvvigionamento di sostanze dopanti.

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