Duemila sanitari non vaccinati
L’Ats li convoca, poi le sanzioni

Medici, infermieri, liberi professionisti dovranno produrre certificati

Como

Sono circa 2mila i sanitari non vaccinati nella nostra provincia. Non qualche isolato caso, dunque: sono molti i medici, gli infermieri e i liberi professionisti a cui ora l’Ats Insubria deve chiedere conto.

L’Agenzia per la tutela della salute a inizio maggio ha fatto sapere di aver ricevuto dalla Regione l’elenco dei sanitari non ancora vaccinati. L’obbligo per la categoria dei sanitari è scattato l’1 aprile. La percentuale di aderenti alla campagna vaccinale tra gli ospedalieri è molto alta, meno tra i medici di famiglia, ma per esercitare la professione il vaccino è considerato un “requisito essenziale”.

E riguarda farmacisti, odontoiatri, veterinari, psicologi, ostetriche, tecnici della diagnostica e della radiologia, dietisti e igienisti dentali, podologi, logopedisti, educatori professionali, terapisti occupazionali, massofisioterapisti ed altri ancora.

E adesso cosa succede? Ats deve in maniera tempestiva chiedere conto ai non vaccinati delle loro ragioni, presentando eventuali certificati, documentando motivi di salute o di cessata attività.

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