E' indagato per omicidio
Ma non sarà processato

Accoltellò alla gola un 68enne di Tavernola lo scorso dicembre. Per lo psichiatra era incapace di intendere e di volere. Si aprono le porte dell'ospedale psichiatrico giudiziario

COMO - Secondo il consulente tecnico della Procura di Como incaricato di stilare una perizia psichiatrica su Luca Liggiato, comasco trentenne in carcere per la morte del 68enne Alfredo "Fredy" Smith, il giovane non sarebbe stato, al momento del delitto, in grado di intendere e di volere. Questo significa che Liggiato non sarà probabilmente processato, anche se l'ultima parola spetta ovviamente ai giudici. E' probabile che, invece, per lui si apriranno le porte di un ospedale psichiatrico-giudiziario. Il delitto risale al tardo pomeriggio dello scorso 14 dicembre, quando l'operaio trentenne irruppe armato nella casa di Tavernola occupata dal suo amico Fredy. Questi fu ucciso con una coltellata alla gola mentre il sospetto omicida venne arrestato poco dopo nella sua casa di via Monte Caprino, a Como, riconosciuto dalla figlia della sua vittima che lo aveva incrociato sulla soglia della casa di via Polano da cui stava fuggendo.

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