E' morto l'imprenditore
caduto da una barella al S.Anna

Renato Montorfano, canturino di 81 anni conosciuto come "Cavanéta" è spirato per i postumi dell'incidente avvenuto all'interno dell'ospedale. La procura ha aperto un'inchiesta

CANTU' Battaglia persa. Il «riposo del guerriero» non è stato temporaneo, come lui stesso pensava, sperava e raccontava ad amici e dipendenti. Quei miglioramenti che avevano fatto sperare al «Cavanèta» di poter contare ancora in qualche anno accanto ai figli e nei suoi cantieri, si sono scontrati con quello che i vertici del Sant’Anna definiscono ora «un fatto accidentale, una fatalità». Ma che i familiari vedono sotto tutta un’altra luce. E su cui la procura ha aperto un’inchiesta. Renato Montorfano è morto. Nella notte tra venerdì e ieri il cuore dell’imprenditore edile s’è arreso. Troppo grave l’emorragia cerebrale provocata - su questo pare non vi siano dubbi - dalla caduta da una barella mentre l’81enne canturino era in attesa di un’ecografia, nelle corsie dell’ospedale di Como. Gli agenti del posto di polizia del Sant’Anna non hanno perso tempo. E subito dopo la notizia della morte dell’uomo che tutti conoscevano come «Cavanèta», hanno predisposto una dettagliata relazione inviata al magistrato di turno alla procura, Daniela Meliota, che su quello che i familiari sospettano essere un caso di «malasanità», ha aperto un fascicolo (temporaneamente a carico di ignoti) nel quale si ipotizza il reato di omicidio colposo.

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