Homepage
Martedì 02 Dicembre 2008
E adesso anche i "bamboccioni"
vogliono comprare una casa
Una sorta di sorpresa. Anche i cosiddetti bamboccioni ora vogliono comprare la casa: lo afferma almeno 6 giovani under 40 su dieci anche se solo il 25% è ancora uno spendaccione e poco risparmioso.
Anche se non mancano le 'cicalè, che non rinuncerebbero mai alle comodità di vivere con i genitori, i cosidetti 'bamboccionì sono in realtà i più propensi a comprare un'abitazione, al punto che il 60% è pronto ad accendere un mutuo nei prossimi 5 anni.
Il nuovo studio demoscopico di Genworth Financial, sulla fiducia nel futuro e la propensione all'acquisto di una abitazione tra gli italiani, tenta di capovolgere la celebre definizione data dall'ex ministro dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa sui giovani. Degli oltre 3,2 milioni di italiani tra i 25 e i 38 anni che ancora abitano con mamma e papà, nove su dieci si dicono infatti disposti a comprare una casa.
Solo un piccolo gruppo (19%) affronta però la decisione con intraprendenza: sono i 'pronti al mutuò, in genere donne, acculturate e con una relazione stabile, che pianificano i propri risparmi e vedono nell'abitazione il miglior investimento possibile. La maggior parte dei 'bamboccionì (36%) appartiene invece alla categoria degli 'spaventatì, perchè, pur comprendendo l'importanza di avere una casa, vedono il mutuo come uno strumento complicato, poco trasparente e che rappresenta un cappio al collo per troppi anni.
Vengono poi i 'mammonì (21%) e le 'cicalè (24%), maggiormente rappresentati tra il genere maschile, sui quali, forse, Padoa Schioppa non aveva poi tutti i torti. I primi non escludono l'acquisto di una casa ma aspettano di trovare una moglie e di avere tutte le garanzie dell'aiuto economico dei genitori, mentre tra i secondi è per lo più sconosciuto il concetto del risparmio e gli agi di vivere in una casa-albergo prevalgono sull'assunzione delle responsabilità di adulti.
Questa geografia antropologica del 'bamboccionè, realizzata attraverso oltre un migliaio di interviste, fa comunque dei giovani under 40 la categoria più disposta all'investimento immobiliare. Dei 2,7 milioni di famiglie che oggi vivono in affitto, infatti, solo 600.000 (il 22%) si dicono pronte ad accendere un mutuo nei prossimi cinque anni. Del resto, rivelano gli esperti di Genworth Financial, nelle attuali condizioni di mercato, si accordano prestiti solo a quei clienti che hanno la capacità di anticipare dai 35 agli 85 mila euro per l'acquisto di una casa.
«Con questa ricerca - ha spiegato Angel Mas, presidente europeo di Genworth Financial - vogliamo aprire una discussione con le banche perchè conoscano le segmentazione del mercato e disegnino prodotti adeguati ai profili dei nuovi clienti».
© RIPRODUZIONE RISERVATA