E' diventata una star il reporter
che ha lanciato le scarpe contro Bush

Decine e decine di manifestazioni in Iraq per chiedere la liberazione del giornalista che ha lanciato le sue scapre contro Bush. L'uomo è diventato un simbolo di chi è contrario alla presenza Usa, ma rischia sette anni di carcere

Secondo un esperto legale iracheno, il giornalista che ha lanciato le sue scarpe contro il presidente Usa George W. Bush rischia sette anni e mezzo di carcere per avere "tentato di aggredire un capo di stato estero". Lo afferma l'agenzia stampa irachena Aswataliraq ma per il reporter queste sono ore di grande notorietà e fama: l'Iraq infatti è percorso da cortei e manifestazioni per chiederne la liberazione.
Come prevedibile, il clamoroso gesto del giornalista Muntazer al Zeidi, fa scatenare una ridda di voci sui media arabi sulle motivazioni dell'autore e sulla sua storia personale. Secondo Tareq Harb, presidente dell'Associazione Cultura Giuridica, citato da Aswataliraq contro al Zeidi si prospetterebbe "il reato di avere attentato alla sicurezza di un capo di stato estero previsto dall'articolo 223" della legge penale irachena che prevede una "pena pecuniaria massima di sette anni e mezzo".
Voci raccolte dalla stessa agenzia riferiscono che "l'autore progettava da mesi" di compiere il suo gesto di protesta di al Zeidi che "detesta gli americani e desta Bush ed i soldati Usa".
Per molti siti iracheni, il giornalista 29enne che ha conquistata la celebrità, "appartiene ad una famiglia sadrista e sarebbe quindi di fede sciita. Il fatto che lavora "da 5 anni" come reporter per la tv irachena al Baghdadia fa pensare che il personaggio possa essere vicino agli ex bathisti, il disciolto partito al governo all'epoca di Saddam Hussein. L'emittente che diffonde dalla capitale egiziana, il Cairo, è infatti di proprietà di uomini di affari iracheni ritenuti vicini all'ex regime iracheno.

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