Ecstasy, allarme per l'estate dei giovani
Giovanardi: bloccheremo i rave party

Dopo la tragedia della ragazzina veneta morta dopo avere assunto una pasticca di ecstasy, il governo pensa di attuare un giro di vite sia sui controlli, sulla prevenzione ma soprattutto pèensa di colpire in maniera più dura gli organizzatori dei rave party

E' allarme ecstasy sull'estate dei giovani italiani. Dopo la tragedia del lido di Venezia e i sequestri delle ultime ore, cresce l'allarme tra le forze politiche e la polizia.
Carlo Giovanardi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, con delega alla lotta alle tossicodipendenze,  annuncia: "dovremo moltiplicare gli sforzi per mettere in guardia i giovani e i giovanissimi sugli effetti di queste sostanze. Dobbiamo far capire - ha detto - che la chimera della trasgressione e dello sballo può avere effetti devastanti per la salute, che può portare alla morte. C'è da sperare che sia l'ultimo episodio di questo tipo. Una morte che ha trasformato una festa popolare in una tragedia".
Nella maggioranza però crescono gli appelli per un giro di vite: "La terribile morte della sedicenne veneta- ha spiegato ancora Giovanardi- impone di impedire severamente lo svolgersi dei cosiddetti rave party, perseguendo penalmente chi li organizza in varie parti d'Italia, poichè queste manifestazioni illegali hanno come componente essenziale proprio lo spaccio di sostanze che si trasformano in veri e propri killer per i giovani".
Sulla tragedia di Venezia saranno sentite dal pm ancora le due amiche di Nicole, la sedicenne di Rovigo morta dopo aver assunto ecstasy alla festa organizzata in occasione del Redentore sulla spiaggia del Lido .
Le due ragazze, coetanee di Nicole e come lei di Rovigo, erano già state interrogate dalla polizia quando erano ancora sotto l'effetto della droga e agli investigatori avevano una prima frammentaria versione dell'accaduto.

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