Elisoccorso, solo 3,5 euro al mq
per i terreni espropriati

Uno dei proprietari di Villa Guardia: meglio il baratto a questo punto

VILLA GUARDIA  La realizzazione dell’eliporto non è certo un affare, almeno per i proprietari dell’area interessata dai lavori ai quali verrà espropriato il terreno. Fa discutere la proposta economica di esproprio dei terreni per la realizzazione dell’eliporto e centrale operativa dell’elisoccorso e del 118 della provincia di Como: offerti 3 euro e 50 al metro quadrato per il terreno agricolo interessato dall’operazione, a fronte di un valore commerciale di almeno 15 euro. L’eliporto, che dovrà sorgere in un’area di 30 mila metri quadrati in località Brugo, ad un centinaio di metri in linea d’aria dalla location dove il nuovo ospedale Sant’Anna sta prendendo forma, ha già ottenuto il via libera dell’amministrazione comunale. Ora mancano solo le procedure di esproprio dei terreni, di cui si sta occupando ‘Infrastrutture Lombarde’, la società regionale che sta curando anche la realizzazione del nuovo nosocomio comasco. I terreni interessati dall’opera contano una decina di proprietari. L’area di proprietà più estesa è quella del ‘Consorzio Inerti’ di Como, con circa diecimila metri quadrati, dove negli anni passati venivano effettuate operazioni estrattive. Francesco Lavarda, proprietario di un terreno di circa 3 mila metri quadrati, è molto meno ottimista. «Non me ne faccio nulla di 3 euro e 50 al metro quadrato: con quei soldi non posso certo andare a comprare un altro terreno».
«Sarebbe perlomeno interessante - prosegue Francesco Lavarda - una proposta di baratto. Io cedo il mio terreno nell’area dove si dovrà realizzare l’eliporto ed in cambio mi danno un altro appezzamento, di pari metratura, dove io possa continuare a lavorare la terra. Sono d’accordo che il servizio 118 è utile ed è una risorsa per la provincia di Como, ma non sono certo contento di questa proposta ecomonica». 
Massimo Del Viscio

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