Eluana, via al ricorso alla corte Ue
"Ma nessuno stop alla Cassazione"

IL caso di Eluana Englar fa discutere ogni giorno: oggi è stato presentato ricroso alla Corte europea contro la sentenza della Cassazione che garantisce al padre la possibulità di interrompere le cure per la giovane ragazza. Ma il ricorso non sospende la sentenza.

 Il ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo - promosso da 34 associazioni che si battono per la tutela ad oltranza della vita - non può bloccare gli effetti della sentenza della Cassazione che ha dato il definitivo 'via liberà al distacco del sondino che tiene in vita Eluana Englaro, la donna in coma irreversibile da ormai diciassette anni. È questo il parere del Sostituto procuratore generale della Cassazione Marcello Matera che sottolinea come «dal punto di vista tecnico la presentazione del ricorso in questione è come se non esistesse: non ci sono norme giuridiche che possano bloccare il rispetto del verdetto della Suprema Corte».
«Rimane solo la considerazione per la tristezza di quello che succede attorno al 'caso Englarò. È un imbarbarimento - aggiunge Matera - segno del fatto che stanno saltando tutti i punti di equilibrio stabiliti dalla Costituzione: quando la riflessione etica si sovrappone alla norma interpretata da un giudice terzo, come la Cassazione, vuol dire che salta un aspetto fondamentale della democrazia».

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