Equitalia su Manufat
«Non è colpa nostra»

La società di riscossione respinge le accuse dell’azienda di Inverigo costretta a chiudere

No. Equitalia proprio non ci sta a recitare la parte dell’ammazza-ditte. E in merito al caso Manufat di Inverigo, tiene a precisare la propria posizione.

« Equitalia non ha alcuna responsabilità in merito al fallimento della Manufat - puntualizza la società pubblica concessionaria della riscossione dei tributi in una nota emanata dalla Direzione generale Nord - Equitalia ha invece fatto tutto quanto in suo potere per permettere all’azienda di pagare l’ingente debito accumulato negli anni, concedendo due rateizzazioni per il periodo di tempo più lungo consentito dalla legge».

«La chiusura dell’azienda - continua il comunicato - non è stata causata dal mancato pagamento di due rate né dal blocco dei conti effettuato da Equitalia, dal momento che la procedura di pignoramento non ha portato ad alcun tipo di incasso».

La Manufat di via don Gnocchi è stata costretta a chiudere dopo 64 anni di storia lasciando a casa 62 dipendenti. Senza lavoro anche i due ormai ex titolari: Franco Di Raimondo e Franco Pighi.

«Da tempo stavamo attraversando un periodo di criticità – ha spiegato Di Raimondo a La Provincia–, ma pur nelle difficoltà, abbiamo sempre scelto di pagare per primi i nostri dipendenti e i nostri fornitori. Con il senno di poi è stato un errore perché abbiamo lasciato indietro l’erario».

L’ultimo tentativo era stato quello di trovare un’intesa col fisco concordando un piano di rateizzazione che comprendeva anche un debito, ricorda Di Raimondo, «da 200 mila euro con l’Inps».

Ma lo scorso gennaio, ha raccontato, «non siamo però riusciti a pagare due rate da 10 mila euro sempre con l’istituto di previdenza sociale, le banche hanno chiuso i rubinetti e ad aprile è arrivata Equitalia che ha messo in atto un pignoramento presso terzi bloccando i nostri conti correnti».n

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