Erba, sassate al Lariosoccorso
L’ira di Salvini: «Tolleranza zero»

Un profugo afgano di 33 anni rincorso e bloccato dai pompieri. La denuncia e il ricovero forzato. Il leader della Lega: «Ha messo a soqquadro il comando della polizia locale»

Si è presentato nel cortile del centro d’emergenza, l’edificio di via Trieste che ospita la sede del Lariosoccorso e dei vigili del fuoco, e ha iniziato a tirare sassi contro le finestre. Poi si è dato alla fuga, fino a quando due pompieri non lo hanno fermato per consegnarlo agli agenti della polizia locale: l’episodio si è concluso con un ricovero forzato attraverso il trattamento sanitario obbligatorio (tso) e una serie di denunce a carico di un afgano di 33 anni.Poco dopo le 12.30 di venerdì 2 aprile, gli operatori del centro di via Trieste hanno sentito dei colpi molto forti. Nella sede del Lariosoccorso, in particolare, sono stati spaccati due vetri (per fortuna nessuno è rimasto ferito). Quando si sono affacciati alla finestra, i volontari hanno visto un uomo intento a lanciare sassi; di lì a poco si è dato alla fuga verso via Manara, inseguito dai pompieri che lo hanno fermato e consegnato ai vigili.L’uomo ha dato in escandescenze e ha trascorso diverso tempo al comando di viale Magni. Sul posto c’erano anche il sindaco Veronica Airoldi e il consigliere Eugenio Zoffili. Nella denuncia si parla di aggressione e danneggiamenti, con l’aggravante che i sassi sono stati portati volontariamente sul posto. Per l’uomo, a seguito di un’attenta valutazione medica, è stato disposto il trattamento sanitario obbligatorio. La beffa? All’ospedale lo ha portato il Lariosoccorso, la stessa associazione che ha preso a sassate. Dell’episodio si è occupato anche il leader della Lega, Matteo Salvini: «A Erba un rifugiato afgano ha preso a sassate la caserma dei vigili del fuoco e ha messo a soqquadro quella della polizia locale. Solidarietà agli uomini e donne in divisa, tolleranza zero verso chi delinque» ha commentato in una nota.

(L. Men.)

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