Federalismo, i sindaci lombardi
rivogliono l'imposta sulla casa

Un appello forte e chiaro: ci avete abolito l'Ici. ma ora noi rivogliamo una nuova imposta sugli immobili per finanziare i bilanci dei delle nostre amministrazioni locali. Non solo. I primi cittadini della Lombardia chiedono agev olazioni e sconti fiscali per quei servizi che riewcono a gestire in accordo con altri Comuni

MILANO, 1 SET - I Comuni lombardi lanciano un appello al Governo per ottenere una tassazione propria, come quella sui servizi immobiliari, che permetta di accumulare risorse e far quadrare i bilanci. Parte da Milano la richiesta dei sindaci di Anci Lombardia che si sono incontrati a Palazzo Marino per discutere la bozza sul federalismo fiscale elaborata dallo stesso direttivo regionale dell'Associazione dei Comuni italiani.
Sottoposto all'attenzione del primo cittadino di Milano Letizia Moratti, che giovedì incontrerà il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli in qualità di membro del direttivo nazionale Anci, il documento chiede tra l'altro «un patto di stabilità a livello regionale - ha spiegato Lorenzo Guerini, presidente di Anci Lombardia - perchè non vogliamo che sui Comuni venga scaricata la spesa sanitaria delle Regioni, e vogliamo che ci sia una reale compartecipazione dei Comuni al gettito Iva e Irpef». Per Guerini, secondo cui tra i sindaci dei comuni lombardi «c'è un'unità di vedute molto forte», alcune questioni «come il superamento della spesa storica e il premio per gli enti virtuosi non possono rimanere irrisolte a lungo».
«I piccoli comuni lombardi - ha aggiunto Mauro Guerra, presidente nazionale dei piccoli Comuni - sono a favore del federalismo fiscale e del superamento della logica della spesa storica. Ma chiedono che ci sia la possibilità di avere un tributo proprio e di non dipendere esclusivamente per le proprie finanze dallo Stato o dalle Regioni. E auspicano che ci siano incentivi per quei Comuni che gestiscono in forma associata i servizi a disposizione del territorio».

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