Festeggia il 96° compleanno
davanti alla lapide del duce

Mario Niccolini presidente dell'Unione combattenti della Rsi: "Vivo di memorie e il gesto ha il solo scopo di celebrare una data significativa della mia vita ricordando quelli che sono morti per la Repubblica sociale italiana".

MEZZEGRA Mario Nicollini, presidente della sezione di Como dell’Unione combattenti della Rsi «Continuità ideale» ha scelto un modo singolare per celebrare il 96esimo compleanno che ricorre il 16 agosto e per tale data ha deciso di raggiungere con la moglie Mezzegra e sostare in meditazione sulla panchina in prossimità del cancello di villa Belmonte, presunto luogo della fucilazione di Benito Mussolini e Claretta Petacci, dove c’è una croce con inciso il solo nome del duce e la data del 28 aprile 1945. «Alla mia venerabile età - dice Nicollini - vivo di memorie e il gesto ha il solo scopo di festeggiare una data significativa della mia vita ricordando quelli che sono morti per la Repubblica sociale italiana con un pensiero sia per Benito Mussolini che per Claretta Petacci. Quest’ultima, senza avere nulla a che fare con la politica, è stata uccisa a Mezzegra, ma non è neppure ricordata sulla croce. Il suo nome era stato inciso sulle precedenti lapidi, alcune rimosse, altre gettate nel lago, ma la situazione odierna è quella che tutti possono verificare. È cioè mancato un atto ufficiale da parte dell’amministrazione comunale di Mezzegra per richiamare una pagina della storia del nostro paese».

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