Frontalieri in calo ancora
Ma crescono le qualifiche

Anche se i lavoratori di Como in Ticino risultano diminuire, cambiano le loro figure

Meno frontalieri in Ticino, ma aumentano le loro qualifiche. Nel quarto trimestre 2015, il numero dei lavoratori frontalieri in Ticino ha subito una battuta d’arresto. Nessun calo brusco, ma certo un segno meno (0,2% rispetto al terzo trimestre, 0,9% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente) che apre qualche interrogativo.

Al 31 dicembre 2015, i frontalieri attivi nel vicino Cantone sono 62.477 (di cui circa di 24 mila donne), in buona sostanza 148 in meno rispetto al terzo trimestre 2015. Un dato ben lontano delle cifre record del 2013, anno in cui - va ricordato - i lavoratori frontalieri hanno superato per la prima volta quota 60 mila. Quelli residenti in provincia di Como (dato aggiornato al 31 dicembre 2014) sono 24.847 contro i 25.750 della provincia di Varese. Il Ticino è peraltro uno dei pochissimi Cantoni in cui si registra il segno meno. .

Roberto Cattaneo, segretario frontalieri della Uil di Como sottolinea: «Alla fine del 2015, il numero totale dei frontalieri italiani in Ticino è calato rispetto a fine 2014 di circa l’1%. È la prima volta che succede da almeno 10 anni. Nel settore dell’industria ticinese, il calo è stato del 3%. Invece nel commercio, i frontalieri sono aumentati rispetto all’anno precedente dello 0,6%. Dato questo da rimarcare. In Ticino, poi, i frontalieri addetti alle “attività professionali e scientifiche” (tecnici di marketing, ad esempio) sono aumentati del 62% in un anno. Ciò dimostra che la figura del frontaliere sta cambiando. Aumentano le figure di elevata professionalità».

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