Garlasco: "Due per spostare Chiara"
La difesa "assolve" Alberto Stasi

La difesa di Alberto Stasi ha depositato un croposo dossier in procura a Vigevano che, stando ai legali, dovrebbe provare l'innocenza del ragazzo nell'omicidio di Chiara Poggi. Secondo gli avvocati furono due persone a spostare il corpo

I legali di Alberto Stasi, indagato per l'omicidio della fidanzata Chiara Poggi, assassinata a Garlasco (Pavia) il 13 agosto 2007, hanno depositato  una relazione nella quale si chiede l'archivizione del procedimento, dopo una serie di considerazioni medico-legali mirate a smontare le tesi dell'accusa e a provare l'estraneità al reato di omicidio volontario contestato a Stasi.
Secondo i difensori il corpo della ragazza fu spostato, in base alle tracce di sangue, da almeno due persone, dopo essere stata assalita.
Poi l'ora del delitto, che andrebbe anticipata fra le 9 e le 10 del mattino ( e non le 11-11,30). In questo caso Alberto Stasi sarebbe estraneo in quanto si trovava a casa sua a studiare con il computer.
Per la difesa anche la traccuia organica di Chiara Poggi sul pedale della bicicletta potrebbe essere saliva e non sangue. Inoltre le tracce di scarpe in casa della vittima non portano alle calzature dell'indagato.



Il 13 agosto 2007 la 26enne Chiara Poggi viene uccisa nella villetta di famiglia in via Pascoli a Garlasco, paese di meno di 10mila abitanti in provincia di Pavia e uno dei maggiori centri della Lomellina. Il 24 settembre 2007 Alberto Stasi viene posto in stato di fermo per omicidio volontario e accompagnato nella caserma dei carabinieri di Vigevano, da dove, poco dopo le 22.30, viene tradotto nella vicina Casa circondariale. La mattina del 28 settembre 2007 il Gip di Vigevano Giulia Pravon decide di non convalidare né il fermo né le misure cautelari richieste dal Pm Rosa Muscio e poco dopo le 11.40 Stasi lascia la Casa circondariale di Vigevano e fa rientro a casa.

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