Gasolio di contrabbando:
padre e figlio in arresto

I due, di Olgiate e Appiano, sono accusati dalla Finanza di Napoli di far parte di una banda che ha frodato sette milioni di euro

OLGIATE COMASCO - Importavano dalla Slovacchia ingenti quantitativi di oli minerali che, dopo aver miscelato in modo fraudolento con oli vegetali e cherosene, rivendevano come carburante per autotrazione.
Ci sono anche due comaschi, padre e figlio, fra le quattordici persone destinatarie di altrettante ordinanze cautelari (cinque in carcere e nove ai domiciliari) per l’accusa di associazione per delinquere finalizzata al contrabbando di prodotti petroliferi.
Matteo Rossi, 39 anni di Appiano Gentile (che si trova al Bassone) e suo padre Augusto Rossi, 73 anni di Olgiate Comasco (destinato ai domiciliari ma l’ordinanza non è ancora stata eseguita in quanto si trova all’estero) figurano fra i componenti dell’organizzazione italo-slovacca che la guardia di finanza del nucleo di polizia tributaria di Napoli, con la collaborazione della gdf di Como, ha smantellato al termine di un’indagine condotta dalla procura di Nocera Inferiore (Salerno).
Un anno di intercettazioni telefoniche, pedinamenti e accertamenti tecnici che hanno portato a ricostruire tutto il fiume di olio minerale che partiva dalla Slovacchia, fornito dalla ditta Hbl, e che dopo essere stato trattato invadeva soprattutto la Campania.
G. d. V.

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