Giardini di via Traù abbandonati
Colpa di una pratica dimenticata

Gara d’appalto nel 2004, solo ora l’ok del Comune. Salvo altri imprevisti, il parco di Tavernola riaprirà in primavera

Da quattro anni si parla della riqualificazione dei giardini di via Traù a Tavernola. Precisamente da quando la ditta Green Park di Lainate ha vinto l’appalto per la gestione del parco. Il progetto prevedeva il rifacimento dei bagni (intervento già eseguito), apertura e chiusura della struttura, controlli notturni, sistemazione del campo da tennis, costruzione degli spogliatoi e di un chiosco-bar. La Green Park avrebbe riqualificato l’area di verde pubblico in cambio della possibilità di aprire un bar da cui sarebbero arrivati i guadagni. Un classico accordo tra pubblico e privato. Ma di tutto questo non si è visto niente. «Colpa di una pratica – hanno detto dagli uffici di Palazzo Cernezzi – che si è arenata». Intanto i giardinetti di Tavernola sono diventati sempre di più luogo di degrado.
«Basta guardare lo stato delle toilette – tuona Stefano Fermi, presidente della circoscrizione 8 –. Per non parlare dei vandali: la struttura dei bagni pubblici è stata imbrattata con la vernice spray. È ora di fare qualcosa. O si provvede a riqualificare il parco o se c’è qualche insormontabile problema si risolva il contratto con la società che ha vinto la gara e si rifaccia l’assegnazione. La zona sta andando in degrado».
E proprio all’indomani della sfuriata di Fermi, si scopre che la pratica “maledetta” è stata finalmente sbloccata. Dagli uffici dei lavori pubblici dovrà passare ora a quelli del settore urbanistico per un ultimo parere tecnico. Dopodiché scatterà il via libera. Roberto Caccia, architetto della Green Park, ha fatto sapere che «i lavori partiranno subito dopo le feste e la prossima primavera potrà essere aperto al pubblico il parco riqualificato».
Ma da che cosa è dipeso questo ritardo? Una delle ragioni sta nelle vicende politiche. La pratica si sarebbe fermata anche a causa della sostituzione degli assessori competenti al verde. Nel 2003 Diego Peverelli si dimise. La delega passò temporaneamente al sindaco, poi a Umberto D’Alessandro. Nel giugno 2007 è di nuovo tornato Peverelli. E ora la storia dovrebbe essere finita. Si spera.

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