Giovio, occupanti contro spinelli:
«Così ci hanno screditato»

Intanto la protesta si scioglie: da lunedì lezioni regolari. A Erba un centinaio di studenti aspetta la Gelmini (che non c'è)

Gli “studenti occupanti“ del liceo Giovio hanno preso posizione dopo le immagini choc del video girato nella notte tra giovedì e venerdì. Nel filmato (visibile sul sito www.laprovinciadicomo.it) si vedono alcuni ragazzi dietro la palestra del liceo passarsi di mano uno spinello e un cyloom (pipa indiana usata per fumare hascisc). Così, tra nuvoloni densi di fumo e sorsi di birra, hanno trascorso il tempo fino alle ore piccole.
«Gli studenti occupanti - si legge nel comunicato al quale i ragazzi hanno affidato la loro replica - desiderano prendere le distanze dagli individui che hanno compromesso la serietà della protesta facendo uso di sostanze illecite. Queste persone, infatti, sono state allontanate la notte stessa dalla scuola grazie all’intervento del servizio d’ordine istituito dagli stessi occupanti».
Intanto gli «occupanti» sciolgono l'assedio: da lunedì le lezioni tornano a essere regolari. La seconda notte nella palestra dell'istituto superiore si è infranta contro l’aut-aut del preside Sergio De Felici, che aveva autorizzato a rimanere soltanto gli studenti del «Giovio», chiedendo di mettere alla porta quelli provenienti da altre scuole. Dopo aver provato invano a far cambiare idea al dirigente, i ragazzi hanno preferito andarsene tutti, piuttosto che dividersi. E così, la mattina successiva, gli studenti hanno sciolto l'occupazione e inviato una nota alla stampa: «In assemblee e dibattiti si è riscontrata una notevole consapevolezza sui cambiamenti previsti in ambito scolastico e un profondo desiderio di confronto e dialogo anche con i docenti», scrive l’improvvisato ufficio stampa degli occupanti. Sottolineano il «carattere pacifico e civile» dell’iniziativa, nonché  «una continua apertura verso gli enti pubblici». La «partecipazione attiva e impegnata di tutti» ha consentito di escludere «gli elementi estranei alla realtà studentesca» e quindi di poter continuare nell’azione di protesta, «superando le aspettative iniziali degli studenti stessi». 
Sabato mattina, intanto, il fronte della protesta studentesca si è sdoppiato su Erba dov'era atteso il ministro Mariastella Gelmini, che ha però deluso la platea di manifestanti. Nonostante l’annuncio della sua assenza circolasse da un paio di giorni, il presidio è stato organizzato lo stesso. Per dare un messaggio alla Gelmini, e soprattutto per manifestare contro la sua riforma della scuola, è arrivato un centinaio di studenti che si sono raccolti davanti al grande ingresso del centro fieristico. La maggior parte proveniva dai licei erbesi, qualche gruppo da Como e dintorni.

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