I conti degli assessori di Villa Saporiti
La procura indaga sui rimborsi d'oro

Tre giri del mondo in un anno per motivi di servizio. Spunta un esposto sul nuovo vicesindaco di Como

Il giro del mondo ogni quattro mesi compiuto dagli assessori di Villa Saporiti finisce sotto inchiesta. La procura di Como e la guardia di finanza hanno aperto un fascicolo sui rimborsi chilometrici record richiesti dalla giunta dell’amministrazione provinciale e venuti alla luce la scorsa estate grazie a un’inchiesta del quotidiano La Provincia. Un’indagine per ora a carico d’ignoti, aperta sia di iniziativa, dopo che gli inquirenti hanno letto dalle pagine del giornale le clamorose cifre richieste e ottenute dagli amministratori di via Borgovico per i chilometri percorsi per motivi di servizio con le loro auto (in totale oltre 80mila euro in un anno), sia dopo la presentazione di un esposto a carico dell’allora vicepresidente di Villa Saporiti, Francesco Cattaneo.
La magistratura (l’inchiesta è affidata al sostituto procuratore Mariano Fadda) intende accertare il rispetto delle norme riguardanti i rimborsi spese nella pubblica amministrazione, a partire dalla liceità del pagamento dei costi sostenuti per spostarsi dal proprio domicilio fino alla Provincia. L’inchiesta giornalistica pubblicata la scorsa estate aveva svelato dati clamorosi, a partire dal totale dei chilometri percorsi in un solo anno dagli assessori: ben 136.726, pari a tre volte il giro del mondo sulla via dell’equatore. Il maggior fruitore di questa voce fuori busta è stato Ivano Polledrotti (Forza Italia), assessore alla Polizia locale, agli enti locali e alla protezione civile, che in virtù della sua residenza a Sorico aveva ottenuto poco meno di 20mila euro in un anno a titolo di rimborso per le spese sostenute per causa di servizio. Al secondo posto Edgardo Arosio (Lega).

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