I legali di Rosa e Olindo:
"Siamo aggrediti, ora basta"

La difesa di Rosa Bazzi e Olindo Romano punta tutto sul far riammetere molti testimoni a discarico, tagliati dal tribunale. E intanto l'avvocato Enzo Pacia denuncia comportamenti aggressivi verso i legali

COMO Processo aggiornato a martedì 18 marzo quando saranno sentiti altri 10 testi della difesa. Intanto sono state sentite due amiche di Raffaella Castagna, una delle vittime della strage, che hanno riferito che, mentre il marito della donna, Azouz Marzouk, si trovava in carcere per droga, Raffaella fu seguita da un'auto familiare, e confidò loro di essere preoccupata. L'avvocato Enzo Pacia all'inizio dell'ultima udienza  ha chiesto alla corte di revocare l'ordinanza con cui sono stati esclusi circa 40 testi della difesa. Questo <per dimostrare l'assoluta estraneità> dei loro assistiti <dalla scena del delitto>. Pacia ha fatto una ricostruzione del tardo pomeriggio dell'11 dicembre 2006 - quando nella corte di via Diaz furono uccise quattro persone e una quinta rimase gravemente ferita - in base alla quale, a suo avviso, Olindo Romano e Rosa Bazzi non potevano essere nella corte mentre veniva compiuta la strage perchè <li avrebbero visti tutti>. Per dimostrare questo "con dati scientifici", la difesa ha bisogno di sentire <tutti coloro che intervennero sul posto>. <In questa aula sono stati fatti apprezzamenti sul comportamento degli avvocati - ha aggiunto Pacia in modo accorato - siamo stanchi di queste aggressioni>. Il presidente della corte d'assise di Como, Alessandro Bianchi, ha confermato la precedente ordinanza con cui erano ammessi una trentina di testi, riservandosi poi di ammetterne altri durante lo svolgimento del dibattimento.

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