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Venerdì 04 Aprile 2008
I nonni, più che un tesoro
ormai sono un tesoretto
Denuncia della Cgil sugli effetti del precariato: «Sempre più giovani sono costretti a far ricorso all’aiuto degli anziani». La nostra città ha pensioni più alte della media provinciale e dell’intero Nord Italia: 983 euro al mese contro 939 e 955
I nonni sono il “tesoretto” delle famiglie in crisi dalla terza settimana del mese, dei giovani precari, dei disoccupati già occupati, delle coppie che si separano e se in due campavano, da soli diventano poveri. Con la loro pensione, con i risparmi di una vita, i nonni danno una mano e a volte anche due ai figli grandi ed accasati e ai nipoti. Una pensione che basta più o meno per se stessi. A Como, a fine 2007, sono 17.445 le pensioni di vecchiaia, legata al lavoro e l’importo medio mensile è di 984 euro, contro una media provinciale di 939 euro e di 955 nell’Italia settentrionale. E non sono i quasi due milioni di una volta, non sono più adeguati al costo della vita.
I nonni-tesoretto sono il nuovo fenomeno emergente anche nel comasco e ne ha parlato ieri la Cgil in una conferenza stampa del sindacato pensionati e della funzione pubblica per annunciare che le due categorie hanno fissato un incontro, aperto al pubblico, all’Hotel Continental alle 15 di lunedì con i candidati Chiara Braga (Pd), Gianni Pagliarini ed Erminia Emprin (Sinistra arcobaleno) e Giulia Parini (Partito Socialista).
Maria Castelli
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