I questore: i furti in casa
sono l'emergenza di Como

La relazione durante la festa della polizia: oltre 10 mila i un anno. In calo i reati gravi contro la persona

COMO «I furti nelle abitazioni restano il reato  più preoccupante». Alla festa della polizia, il Questore Massimo Maria Mazza non esita a raccogliere il comune sentire dei cittadini, a farlo suo e a dar risposte. Oltre 10.400 furti in un anno, 600 in meno sullo stesso periodo, 2 omicidi volontari contro 9, 10 omicidi colposi e 390 lesioni dolose. «I discorsi,  le analisi statistiche e anche l’incremento delle attività repressive non riescono a ridurre l’insicurezza dei cittadini, perchè questo sentimento non dipende solo dalla criminalità, ma dall’insieme del malessere e dei problemi sociali, vecchi e nuovi, che incidono sulla qualità della vita», precisa il capo della Polizia Comasca, ma sottolinea pure che non è «un luogo comune o una moda il richiamo alla cultura della legalità. «Occorre che ognuno contribuisca, per la propria parte, a migliorare la qualità della vita – sottolinea Mazza – in una rinnovata voglia di stare insieme, di vincere l’indifferenza in cui si annida e si alimenta l’illegalità. Tutte le amministrazioni hanno il dovere di lavorare in sinergia, superando inutili gelosie e dannosi particolarismi». I reati gravi contro la persona sono in calo, diminuiscono le rapine, scendono  i reati legati agli stupefacenti e i delitti sono passati, complessivamente, da 19.517 a 19.041. «Lo sforzo congiunto e programmato  - dice il Questore – comincia a dare i primi positivi risultati».

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