Il lato selvaggio delle donne
che le trasforma in "belve"

Un fenomeno che ha sempre “evaso” le tendenze, puntualmente di ritorno nelle stagionali collezioni delle griffe. Anche quest’anno si può cominciare dal pezzo più semplice: un caftano di chiffon zebrato...

Interpreta il lato “selvaggio” di ogni donna, trasformando anche le creature più miti in “belve” da cui è meglio fuggire. Di sicuro asseconda la voglia di cambiar pelle, almeno d’estate: ecco perché tutte, o quasi, impazziscono per l’animalier. Un fenomeno che ha sempre “evaso” le tendenze, puntualmente di ritorno nelle stagionali collezioni delle griffe. Anche quest’anno si può cominciare dal pezzo più semplice: un caftano di chiffon zebrato, da portare con bracciali etnochic e sandali-scultura in rafia. Da usare tranquillamente, anche per brevi uscite nella giungla metropolitana, i pinocchietti in stampe zoo-safari, pezzo cult del guardaroba di Misha Barton e Rihanna. Che fare, invece, se si è invitate a cena? Semplice: sostituire il solito tubino nero con un abito uguale, però maculato. Per nulla volgare, se indossato con la stessa classe dell’attrice americana Brooke Shields. Oppure, se l’invito merita, strizzarsi in una “felina” guaina di seta. Il femmineo più fedele allo stile “classico”, può darsi un tocco esotico indossando anche un semplice chemisier a disegni afro o l’inossidabile sahariana. Occhio agli accessori: per essere à la page va abbinata a shorts o pantaloni sarouel da legionario, cappello, desert boots e tracolla in rettile.
Serena Brivio

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Eco di Bergamo Il lato selvaggio