Il sindaco ammette:
«Il Comune non funziona»

Bruni parla delle dimissioni: «Ci ho pensato, ma resto». E annuncia: giovedì Ticosa in giunta, poi in consiglio

Per la prima volta, intervistato su Espansione tv dal direttore de «La Provincia» Giorgio Gandola e da quello de «Il Corriere di Como» Mario Rapisarda, il sindaco Stefano Bruni ha ammesso che l’amministrazione non funziona. Ha parlato poi a tutto tondo, rispondendo a 40 domande, dalla politica ai grandi nodi. In questi mesi - ammette per la prima volta il sindaco - l’amministrazione non ha funzionato. E il sindaco deve farsi carico di trovare dei correttivi. Il rimpasto è uno degli elementi a cui si sta lavorando». La soluzione è l’uscita di scena dell’assessore al Commercio e alla Moda Paolo Gatto? «È un’ipotesi fondata - ha aggiunto - ma non l’unica». Ma difficilmente il rimpasto arriverà in tempi brevi: Bruni vuole infatti assicurarsi, per prima cosa, il voto blindato in consiglio su tre temi: fusione Acsm-Agam, Ticosa e Sant’Anna. Il primo cittadino parla anche dell’eventualità di dimissioni: «Ci ho pensato, ma non mi ha sfiorato come decisione. In un momento in cui ero giù di morale, con la città che ha un’aspettativa di risposta grandissima e con un’amministrazione che ha 26 consiglieri contro 15 e che, per questo, può davvero cambiare il volto della città. Non è nel mio carattere lasciare, lo farei solo se la mia presenza fosse dannosa per la città. Ma mi sembra che su questo tutte le dichiarazioni politiche chiedano continuità». Sulla vicenda dell’amianto Bruni continua a minimizzare dicendo che «era lo stesso che si trova in qualsiasi altro cantiere». Il piano integrato «verrà presentato mercoledì alla maggioranza, giovedì andrà in giunta e sarà adottato dal consiglio entro novembre».

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