Inflazione, la corsa dei prezzi
a ottobre scende al +3%

Inflazione in frenata in ottobre. Ma mentre la corsa della benzina frena di un quasi 5% ad aumentare i prezzi sono gli affti con un +4%. Il tasso di inflazione di ottobre porta il valore annuale al 3,4%.

L'inflazione è scesa ad ottobre al 3,5% dal 3,8% di settembre. Lo rende noto l'Istat in base alle stime provvisorie, precisando che rispetto a settembre i prezzi hanno registrato una variazione nulla
Rallenta quindi per il secondo mese consecutivo la crescita dell'inflazione a ottobre. L'indice provvisorio dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic) è cresciuto del 3,5% su base annua contro il 3,8% di settembre e il 4,1% di luglio e di agosto. Su base mensile, spiega l'Istat, la variazione è nulla rispetto a settembre, era stata di -0,3% a settembre su agosto. La variazione si spiega con un rallentamento dei prezzi dei beni, soprattutto quelli del settore energetico, passati da +4,2% di settembre a +3,6% di ottobre; stabile il comparto dei servizi al +3,2%.

L'inflazione di fondo è stabile al +2,8%, mentre al netto dei prodotti energetici a ottobre si registra un +2,9% contro un +3,0% di settembre. L'inflazione acquisita è al 3,4%. In base alla stima provvisoria, l'indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) registra un +3,6% annuo (era al 3,9% a settembre) e un +0,5% rispetto al mese precedente.

Rispetto a ottobre, gli aumenti più rilevanti si registrano per le voci abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+7,7%), bevande alcoliche e tabacchi (+5,4%), trasporti (+5,3%); in diminuzione le comunicazioni (-3,6%).

Su base mensile aumentano le voci abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+0,9%), istruzione (+0,8%), prodotti alimentari e bevande analcoliche, bevande alcoliche e tabacchi e altri beni e servizi (+0,2% per tutti e tre); variazione nulla per le comunicazioni; in calo i trasporti (-1%), servizi sanitari e spese per la salute e i servizi ricettivi e di ristorazione (-0,1% per entrambi).

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