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Lunedì 11 Agosto 2008
Inflazione, prezzi saliti del 4,1%
ma fare la spesa costa il 6,1%
Nuova certificazioen del caro-vita: a giugno la corsa dei prezzi certificata dall'Istat è stata al 4,1%. Ma l'indice che misura l'aumento dei prezzio dei soli prodotti che finiscono nella borsa della spesa ha rilevato unaumento ben supriore, del 6,1%
La spesa di tutti i giorni, ovvero i prezzi dei prodotti acquistati frequentemente, vola a luglio.
L'inflazione per questi prodotti è infatti salita al 6,1%, molto più alta del tasso medio confermato al 4,1%. Lo rende noto l'Istat, fornendo il dato relativo ai prodotti acquistati con maggiore frequenza, che nel mese scorso sono aumentati dello 0,4% rispetto a giugno (essenzialmente per i rincari dei prodotti alimentari e dei carburanti) e del 6,1% in un anno (in accelerazione rispetto a giugno, quando era risultata pari al 5,8%).
Intanto, preoccupante stagnazione degli acquisti di prodotti alimentari che "fanno segnare una crescita pari allo zero nel primo semestre del 2008 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno". E' quanto emerge da un'analisi della Coldiretti, sulla base dei dati Ismea-Ac Nielsen. L'aumento dei prezzi del settore (+6,3% annuo), sottolinea l'organizzazione agricola, incide "soprattutto sugli anziani e sulle famiglie numerose, con le coppie con tre o più figli e le persone con più di 64 anni da sole o in coppia, che destinano ben il 21,9% della spesa complessiva agli alimentari". L'inflazione ha provocato nel 2008 un forte aumento dei 467 euro al mese che mediamente ogni famiglia italiana destina alla spesa alimentare. "Le principali voci di spesa alimentare - rileva la Coldiretti - sono carne (106 euro), frutta e ortaggi (84 euro), pane e pasta (79 euro) e latte, uova e formaggi (64 euro)". Le quantità acquistate restano invariate ma si registrano, sottolinea la Coldiretti, significativi spostamenti con una riduzione dei consumi di pane (-2,5%), carne bovina (-3,0%) frutta (-2,6%) e ortaggi (-0,8%). Salgono invece i consumi di pasta (+1,4%), latte e derivati (+1,4%). Forte rialzo per la carne di pollo (+6,6%). La filiera agroalimentare, secondo la Coldiretti, presenta squilibri e scarsa efficienza. In Italia, al momento attuale, per ogni euro speso nell'acquisto di prodotti alimentari, 60 centesimi sono assorbiti dalla distribuzione commerciale, 23 centesimi dall'industria alimentare e solo 17 servono per remunerare il prodotto agricolo. "In media, per ogni euro speso per l'acquisto di frutta, solo 25-30 centesimi vanno al produttore agricolo mentre gli altri si perdono nei mille rivoli della filiera", spiega Coldiretti. "Vogliamo affrontare l'emergenza inflazione - afferma il presidente Sergio Marini - con un piano che vede il coinvolgimento, oltre che delle imprese agricole, del sistema dei consorzi agrari (Assocap), dai quali passa oltre il 40% dei mezzi tecnici, lo stoccaggio e la trasformazione dei prodotti, di CoopColdiretti e del sistema dei farmers market". Il progetto sarà presentato al governo nei prossimi mesi.
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