Insulti razzisti in campo:
"Negro, vai a raccogliere banane"

Una lite al termine della partita tra gli Juniores di Atletico Erba e Novedrate finisce con un alterco e scattano le ingiurie sul colore della pelle. Il ragazzo insultato: "Non è la prima volta"

Un fallo a centrocampo, una discussione. E, a fine partita, parte l’insulto razzista. «Meglio che vai a mangiare le banane». È successo al termine della partita del campionato Juniores provinciali tra Atletico Erba e Novedrate, terminata 1-2. Protagonisti un calciatore del Novedrate e l’avversariodell’Atletico Erba. Uno brianzolo purosangue, l’altro originario del Senegal. Due ragazzi coetanei, poco più che diciottenni. Al rientro negli spogliatoi del centro sportivo Lambrone di Erba, è successo il fattaccio che poi il giudice sportivo ha sanzionato ieri con 500 euro di ammenda per il Novedrate «per cori razzisti di alcuni propri giocatori non meglio identificati nei confronti di un giocatore avversario a termine gara» e con la squalifica per cinque turni nei confronti del giocatore di Novedrate. Da un anno, il nuovo codice di giustizia sportiva prevede pene pesanti – e una multa di 500 euro lo è a tutti gli effetti per una società dilettantistica – per comportamenti di tipo discriminatorio e la pena da scontare minima sono proprio cinque giornate di squalifica. Dalla ricostruzione dei fatti, sembra che insulti siano partiti comunque da entrambe le bocche. L’arbitro, però, ha sentito l’insulto al senegalese, punendo il brianzolo.
«"Sporco negro. Torna in Africa. Vai a vendere le banane". Così mi diceva, me lo ripeteva di continuo e tutti gli altri suoi compagni a spalleggiarlo. Un coro di insulti e me veniva voglia di spaccargli la testa», racconta il senegalese.
«Si tratta di un episodio deplorevole - dice Maurizio Barni, sindaco di Novedrate e dirigente della società -. Censurabile. Ma non esageriamo. E’ stata una lite nel dopopartita, con offese reciproche tra ragazzi. Non certo un episodio di razzismo. Comunque l’arbitro ha sentito e fatto rapporto. In ogni caso le cinque giornate di squalifica al giovane possono anche starci. Lo aiuteranno a crescere, ad essere più controllato nelle reazioni. Ma 500 euro a una società dilettantistica sana sono davvero fuori posto».

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