Italiani all'estero, ferie incubo
Evacuazione da Cuba e Thailandia

Vacanze riovinate per alcune centinaia di turisti italiani in ferie in Thailandia e a Cuba. Nel primo caso sono bloccati dalla chiusura di due aeroporti per le proteste anti-governo. Nel secondo evacuazione in corso per l'arrivo dell'uragano Gustav

Fine estate da incubo per molti turisti italiani in vacanza all'estero.
Un centinaio gli italiani, su circa 15 mila turisti di tutto il mondo, rimasti bloccati negli aeroporti di Phuket e Krabi, nel sud della Thailandia, dopo la chiusura degli scali per le dure proteste contro il primo ministro Samak Sundaravej.
"Gli italiani non sono più di cento" dicono fonti del ministero, assicurando che il console onorario d'Italia a Phuket sta fornendo assistenza ai connazionali, in coordinamento con l'ambasciata italiana a Bangkok. "Si tratta di una situazione di grave disagio - aggiungono le stesse fonti - ma non si ha notizia di rischi per la loro incolumità". L'ambasciata del resto "sta facendo il possibile" per chi ha urgenza di andare a Bangkok, fornendo sostegno ai tour operator per l'organizzazione di mezzi di trasporto alternativi, come pullman e auto.
Ma i vacanzieri si trovano in difficoltà anche dal'altra parte del globo. A Cuba, dove tra poche ore dovrebbe scagliarsi la furia dell'uragano Gustav, sono stati evacuati circa 1200 turisti stranieri, tra cui molti italiani e canadesi. I turisti, che si trovavano sulle coste occidentali dell'isola, quelle più esposte all'uragano, sono stati trasferiti nella località turistica di Varadero, dall'altra parte dell'isola.
L'uragano sta guadagnando sempre più potenza ed è stato classificato alla categoria 4 su una scala di cinque. In tutto sono oltre 190mila le persone evacuate dalla parte occidentale dell'isola, secondo i dati forniti dalla protezione civile e resi noti dai media locali.

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