La borsetta, arma di difesa
in città mai più senza

Ne esistono varie versioni, per ogni occasione. E non bisogna nemmeno essere delle Bond Girle per saperle usare con il massimo di efficacia. basta solo un po' di mira...nel punto giusto

Mai più senza, per affrontare la giungla metropolitana! Ed oltretutto non bisogna nemmeno essere una Bond girl per usarla: bastano prontezza di riflessi e buona mira. Si presenta, infatti, come un’insospettabile borsetta, la pochette tirapugni lanciata dalle ultime passerelle moda. Una vera e propria arma di difesa, con micidiale noccoliera al posto della solita chiusura. Ne esistono varie versioni, per ogni occasione. La più esclusiva? Quella firmata Gianfranco Ferrè, con scaglie di rubino, ametista, pirite ( tutte pietre dure e contundenti) incastonate nel manico-gioiello. Perfetta per l’ufficialità, quando è gradito l’abito da sera. Più easy, ideali a qualsiasi ora del giorno e della notte, e naturalmente più accessibili nel prezzo, quelle disegnate dallo stilista americano James Piatt, che su internet stanno andando letteralmente a ruba. Sold out i modelli in pelle rossa e nera, con manico argento o pink. Inutile chiedersi perché, hanno due pregi innegabili: funzionano da antiscippo e danno subito l’idea di donna spietata, stile Uma Thurman nel cult movie “Kill Bill”. Chi vuole esagerare con lo stile “deterrente”, può indossare anche bracciali e collier serragola, irti di borchie e strass. Oggetti dell’epopea punk, di nuovo in rialzo. Sì, perchè la moda è come sempre fedele specchio della società: finita l’era delle maxi-bag, dove si stipava tutta un’esistenza, arrivano le clutch salva-vita.
Serena Brivio

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Eco di Bergamo La borsetta