La natura chiede aiuto:
"Fate testamenti ecologici"

Sulla scorta dell'esempio dell'oasi di Vanzago, il Wwf lancia una campagna affinchè si lascino i propri beni a chi aiuta la natura. Per l'associazione ecologista i lasciti rappresentano il 10% della raccolta fondi

Animali fortunati e viziati, ma con maggiore frequenza una natura trascurata, di cui ci si dimentica. E così anche in Italia è tempo di testamenti "ecologici". La proposta arriva dal Wwf Italia che ha lanciato una nuova campagna in tal senso.
L'associazione torna così sull'argomento a dieci anni dalla campagna precedente. "Lasciare i propri beni al Wwf - si legge ancora nel testo della campagna - è un atto d'amore nei confronti della natura".
Per il Wwf, i lasciti rappresentano il 10% della raccolta fondi, pari a circa 2,5 milioni di euro in media l'anno negli ultimi cinque anni.
Nella storia delle eredità ricevute dal Wwf, il più grande per l'associazione, e forse, anche per l' ambiente italiano, è stato di 10 miliardi di vecchie lire. Tra fine anni '90 e il 2002 c'è stata un pò di stasi poi si sono cominciati a vedere gli effetti. Negli ultimi anni c'è stato qualche lascito rilevante economicamente nell'ordine di un milione di euro mentre la maggior parte va dai 50 mila ai 150 mila euro. C'è anche chi lascia appartamenti. Ma anche terreni.
È capitato per esempio nel caso dell'oasi di Vanzago a Milano, trasformato nella più grande oasi della Lombardia mentre a Orbetello, in Toscana, quasi la metà dell'oasi è stata acquistata con soldi di un lascito.
"Il Wwf inaugura una nuova campagna lasciti - ha detto Michele Candotti, direttore generale del Wwf Italia - affrontando con coraggio e candore un tema delicato. Il messaggio 'la vita continuà racchiude l'auspicio che a tutte le forme di vita sulla terra si garantisca continuità anche dopo il nostro passaggio terreno di esseri umani e l'impegno che un'associazione come il Wwf continui a svolgere il proprio prezioso impegno a fianco della natura, difendendone i diritti così come fa da oltre 40 anni".

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