La Tessitura Pontelambro
venduta alla Beste di Prato

Il nuovo socio con una quota del 70% del capitale, a sorpresa, è la Beste di Prato, industria tessile guidata come presidente e amministratore delegato da Giovanni Santi, con prodotti di alta fascia del mercato e importante fornitore proprio della impresa erbese

como - Ora è ufficiale: la Tessitura Pontelambro è stata venduta. Il nuovo socio con una quota del 70% del capitale, a sorpresa, è la Beste di Prato, industria tessile guidata come presidente e amministratore delegato da Giovanni Santi, con prodotti di alta fascia del mercato e importante fornitore proprio della impresa erbese. La soddisfazione in azienda è alta, anche perché l’operazione è prima di tutto industriale, dato che la Pontelambro va a completare e integrare la filiera industriale di un gruppo tessile specializzato nella nobilitazione e nel finissaggio di tessuti destinati al settore dell’abbigliamento di fascia alta e nella produzione di capi di abbigliamento per uomo e donna con il brand Corpo Nove. La firma dell’accordo per la cessione della società erbese è arrivata ieri, e a mettere sul mercato la quota di controllo è stata la Investimenti e Sviluppo, società quotata alla Borsa di Milano, holding di partecipazioni industriali che opera a livello europeo. In particolare la IeS investe in aziende di piccole e medie dimensioni al fine di favorirne lo sviluppo e la crescita offrendo contemporaneamente la gamma completa di consulenza in finanza strategica. E nel caso della Pontelambro, la I&S aveva programmato e seguito l’operazione di quotazione - prima in ITalia - dell’industria tessile di Erba, al Mac, il mercato alternativo dei capitali. Ora la grande svolta: il nuovo socio di maggioranza, è la Beste di Prato, una realtà importante sul mercato tessile e che ha alle spalle sia una solida tradizione, sia un’esperienza di sviluppo grazie all’integrazione di altre società complementari. Fondata nel 1992, può contare sul comprovato know-how di 138 professionisti, è diventata il punto di riferimento a livello internazionale per i tessuti di cotone e misti di fascia alta ed è leader nella ricerca e nello sviluppo di collezioni innovative. L’integrazione tra la creazione di tessuti e la realizzazione di capi finiti permette a Beste di offrire prodotti made in Italy e servizi a 360° a una clientela internazionale di Alta Gamma e del settore Luxury, con cui Beste riesce ad instaurare un rapporto di collaborazione e scambio continuo ed esclusivo. I conti sono in costante crescita: il 2007 ha chiuso il bilancio registrando vendite per 37 milioni di euro (+63% rispetto al 2006), con una differnza fra ricavi delle vendite e costi operativi di 5,7 milioni (il 15,6% dei ricavi, in crescita del 170% rispetto al 2006) e un utile netto di 2 milioni. Dal fronte locale, la tessitura erbese, conta su un organico specializzato di 76 persone, è all’avanguardia per la produzione di tessuti in lino e cotone di fascia alta, in particolare nella camiceria e nel pret-à-porter femminile. La sua attività ventennale le ha permesso di sviluppare una buona collaborazione con i propri clienti - tutti marchi di fascia alta - riuscendo a proiettati sui mercati trainanti della moda, come Francia e Stati Uniti, e naturalmente l’Italia. Una scommessa nella quale anche i rappresentanti sindacali della tessitura Ponte Lambro hanno sempre creduto. «Siamo stati informati di questo nuovo contratto – dice Pasquale Simari, della Rsu interna – e ci sembra un miglioramento per l’azienda che potrà aprire nuove prospettive anche sul fronte occupazionale e produttivo. Se questo vuol dire un passo avanti nel rafforzamento e nello sviluppo della Tessitura, non possiamo che ritenerci soddisfati. Ultimamente abbiamo assistito a nuovi investimenti e a nuove assunzioni di personale. Tutto questo ci fa ben sperare».

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