Il museo della barca
A Pianello dopo 18 anni

Visitabile in parte a giugno grazie agli sforzi dell’associazione della “raccolta della barca lariana”

Se Maometto non va alla montagna, è la montagna che deve andare da Maometto.

E così, dopo 18 anni di chiusura forzata, in assenza di fondi pubblici, l’associazione “La raccolta della barca lariana” ha deciso di riaprire l’omonimo Museo di Pianello facendo affidamento sulle proprie forze e sulla sensibilità e generosità dei privati.

Forse già a giugno potrebbe essere agibile e visitabile una parte della struttura, che poi è destinata a fare da traino per il completamento di un progetto ambizioso e degno di una raccolta di imbarcazioni che non ha eguali in Europa.

Un gesto intraprendente col quale l’associazione rende onore a Gianalberto Zanoletti, grande appassionato di lago e di barche e artefice indiscusso del Museo, al quale ha dedicato tutto se stesso.

Il progetto prevede l’ingresso dalla strada comunale, con accesso a un salone dove saranno esposti tre o quattro modelli di imbarcazioni significativi ai lati della biglietteria e di un’area con posti a sedere per la proiezione di un video illustrativo; al piano superiore è stata ricavata una sala per eventi di vario genere, che sarà messo a disposizione anche ad associazioni e privati.

«Un team dell’Università Bicocca sta redigendo un businnes plan.

Di certo la riapertura del Museo della barca lariana potrebbe contribuire a sviluppare l’economia turistica del centro-alto lago, aggiungendosi tra le mete preferite di chi arriva per scoprire bellezze e tradizioni legate al nostro lago.

In questo caso ci sono ben 600 barche che non aspettano altro che rivedere la luce e potere essere ammirate anche da quanti avranno modo di scoprire un altro dei tesori che questa terra sa ancora offrire.

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