Medico stroncato dalla leucemia
Il fratello: «Il donatore si è ritirato»

Giuseppe Pastorino, morto a soli 40 anni lavorò anche all’ospedale di Gravedona

Aveva lavorato per alcuni mesi anche all’ospedale di Gravedona. Si chiamava Giuseppe Pustorino, era un medico e ha dovuto arrendersi alla leucemia a soli 40 anni.

Il suo caso, risalente alla fine di novembre, è balzato ora agli onori della cronaca, quando i famigliari, dopo un periodo di silenzio, hanno deciso di parlarne.

Se per Giuseppe c’era una speranza di rimanere aggrappato alla vita, la mancata risposta all’appello da parte di un donatore di midollo compatibile che si era detto disponibile alla donazione, ha vanificato ogni speranza. A Gravedona vive il fratello, Pietro, che assieme a Emanuela Gianotti, giovane medico del Moriggia Pelascini, lo scorso anno ha creato un centro Admo (Associazione donatori midollo osseo) presso il centro trasfusionale dell’ospedale di Gravedona.

In Alto Lario Pietro, che fa il fisioterapista, era arrivato proprio per seguire il fratello. La vicenda della mancata donazione del midollo ha ovviamente scosso i famigliari. Non è mai facile trovare un donatore compatibile e, per Giuseppe Pustorino, la persona col midollo compatibile al 100% aveva riacceso le speranze; ma il giorno fissato per il trapianto non si presentò.

Il paziente si sottopose a trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche, ma la malattia non regredì.

«Il dolore è grande – commenta Pietro – ma io per primo non voglio puntare l’indice contro il donatore compatibile che non si è più presentato. Apparentemente potrebbe sembrare una mancanza di rispetto per la vita altrui, ma bisogna sapere che un donatore, quando è chiamato perché serve, deve essere perfettamente integro di salute». Può darsi che il donatore in questione non sia stato ritenuto idoneo in quella fase, dice ancora Pietro Pustorino che aggiunge: «Vogliamo guardare avanti e promuovere il messaggio di Admo: a fronte dei 4 milioni di donatori presenti in Germania su 80 milioni abitanti, in Italia se ne contano solo 300 mila su 70 milioni di abitanti. Più donatori ci sono, maggiore è la probabilità di trovarne uno compatibile. C’è bisogno di giovani». Per donare basta un semplice prelievo di sangue (è midollo osseo, non spinale). Per diventare donatori di midollo osseo occorre iscriversi all’Admo al sito www.admolombardia.org

© RIPRODUZIONE RISERVATA