Ospedale di Menaggio
«È vero, manca personale
Risolveremo il problema»

Menaggio Il direttore generale Banfi ha parlato in assemblea ai cittadini preoccupati. «Risolveremo l’emergenza»

«Voglio essere schietto con voi e dire le cose come stanno». Ha esordito così il direttore generale dell’Asst Lariana, Fabio Banfi, dinanzi all’assemblea di cittadini intervenuta all’incontro pubblico per chiarire le sorti dell’ospedale di Menaggio. E schietto e onesto lo è stato, tanto da suscitare gli apprezzamenti del centinaio di persone presenti.

«L’ospedale da noi ereditato è sotto organico di 37 unità: si tratta di un 15% a fronte dei 270 dipendenti fra medici, infermieri e tecnici. L’azienda di Sondrio, più piccola, ha attinto risorse da Menaggio per le proprie necessità, il risultato è che parecchi medici, di fronte alla prospettiva di effettuare prestazioni anche a Sondrio e a Sondalo, hanno preferito cambiare aria. Ora questo trend negativo si è arrestato, ma occorre del tempo per tornare a pieno regime. L’ospedale rimarrà comunque un presidio per il trattamento di pazienti acuti, con un pronto soccorso sempre funzionante, una rianimazione e tutte le altre unità esistenti».

Il fatturato dell’Asst Lariana è cresciuto di un milione e mezzo nell’ultimo anno e il direttore è stato esplicito sulla volontà di investire su Menaggio: «Questo è un ospedale che si trova in un’area disagiata, ma deve rispondere alle esigenze dei cittadini. Abbiamo la possibilità di assumere le figure mancanti e, se non dovessimo riuscirci , faremo ruotare personale da altri ospedali o faremo accordi con altre strutture»,

Il pronto soccorso locale, in orario fra le 20 e le 8 registra picchi di 14 accessi e in media di 5/6: «avremmo potuto chiuderlo in orario notturno, ma non l’abbiamo fatto, anche perché risulta imprescindibile per l’attività dell’Areu». Già a settembre sarà disponibile una guardia anestesiologica 24 ore su 24».

L’Azienda cercherà di reclutare personale in ogni modo, facendo lavorare anche specializzandi all’ultimo anno, che sono comunque dei medici: «Entro fine anno – ha concluso Banfi – la situazione sarà ben diversa da quella attuale di emergenza. Non pretendo fiducia, ma voi chiedo solo ancora un po’ di pazienza».

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