Porlezza, sigilli alla discarica
«Qui arrivano troppi rifiuti»

I magistrati contestano l’occupazione irregolare di un’area. La replica dei gestori: «Tanti container, abbiamo dovuto spostarli»

Piattaforma ecologica nel mirino della Procura. I carabinieri forestali, ieri mattina, hanno messo sotto sequestro una parte dell’area, dove sono posizionati una trentina di container pieni di materiale da trasportare nei punti di riciclare.

Tutto bloccato, in attesa di disposizioni dei magistrati. All’impianto situato oltre l’area artigianale del paese, in Via San Maurizio, afferiscono numerosi Comuni del Centro e Alto Lario e da qualche tempo anche i Comuni della Tremezzina oltre ai privati. Lo stop forzato, insomma, crea inevitabili disagi.

È la Comunità montana Valli del Lario e del Ceresio che gestisce la piattaforma e, stando a quanto riferisce il responsabile del servizio, Luca Leoni, il provvedimento sarebbe legato a un problema di autorizzazioni.

«I container sono posizionati in uno spazio adiacente alla piattaforma - spiega - . Questa mattina c’è stata un’incursione a sorpresa da parte dei carabinieri forestali, che hanno messo sotto sequestro penale il suddetto spazio per assenza di autorizzazioni.

Con l’ingresso di nuovi Comuni nel progetto, tra cui quello di Tremezzina, la mole di materiale differenziato è aumentato in maniera esponenziale e per lo stoccaggio ci siamo spostati in un terreno adiacente di proprietà comunque dell’ente».

E aggiunge: «È stata fatta, nel frattempo, una richiesta di variante sull’utilizzo dell’area alla Provincia, ma a questo punto la situazione si fa critica. Vorrei far notare che nei container vengono accumulati legno, plastica, vegetali, ferro e via dicendo; non si tratta, insomma, né di rifiuti indifferenziati, né di sostanze pericolose – prosegue Leoni – . Nel corso dell’ultimo decennio, grazie a una gestione diretta, c’è stato un incremento sostanziale della differenziata, oltre a un risparmio notevole sui costi della gestione dei rifiuti».

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